Economia circolare e consumi sostenibili nelle famiglie italiane: i risultati della ricerca Eures

Una nuova ricerca condotta da EURES ha gettato luce sui comportamenti e le attitudini delle famiglie italiane verso l’economia circolare e i consumi sostenibili. Commissionata da cinque associazioni dei consumatori (Adoc, Cittadinanzattiva, Federconsumatori, Udicon e UNC) e condotta su un campione di oltre mille famiglie in tutta Italia, lo studio rivela un crescente interesse e coinvolgimento delle famiglie italiane nelle questioni ambientali. Per 8 italiani su 10 la sostenibilità ambientale è una reale emergenza, cresce l’attenzione verso i temi e i comportamenti green.

Il rapporto mette in evidenza un cambiamento significativo nelle abitudini di consumo, con l’84% degli intervistati che considera la sostenibilità ambientale come un criterio chiave nella loro scelta quotidiana. Questo dato indica un aumento notevole della consapevolezza ambientale tra le famiglie italiane, che stanno diventando sempre più attente alle conseguenze ambientali dei loro comportamenti.

L’impatto climatico e la mobilità sostenibile

Tra i temi ritenuti più urgenti, emergono il cambiamento climatico e l’economia circolare. Secondo la ricerca, l’88% delle famiglie italiane considera il cambiamento climatico una vera emergenza, mentre il 76% ritiene che l’economia circolare sia fondamentale per affrontare le sfide ambientali attuali. Questi dati riflettono una crescente preoccupazione per il futuro del pianeta e un desiderio di adottare pratiche di consumo più sostenibili.

Tuttavia, nonostante l’alto livello di sensibilizzazione tra i cittadini, molti ritengono che le istituzioni italiane non abbiano dedicato abbastanza attenzione a questi problemi negli ultimi dieci anni. Il 67% degli intervistati ritiene che il livello di impegno delle istituzioni sia insufficiente, sottolineando la necessità di un maggiore coinvolgimento da parte del governo e delle autorità pubbliche nella promozione di politiche ambientali efficaci.

Una delle principali aree di interesse per le famiglie italiane è la mobilità sostenibile. Il 72% degli intervistati ha dichiarato di essere disposto a utilizzare mezzi di trasporto alternativi per ridurre l’impatto ambientale, mentre il 64% si impegna attivamente a ridurre l’uso dell’automobile privata. Questo dimostra una crescente volontà di adottare stili di vita più sostenibili e di contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra legate al settore dei trasporti.

Spreco alimentare e alimentazione sostenibile

Oltre alla mobilità, le famiglie italiane stanno anche facendo passi avanti nel promuovere il consumo sostenibile. Il 68% degli intervistati ha dichiarato di preferire prodotti provenienti da aziende che adottano pratiche sostenibili, mentre il 56% cerca attivamente prodotti confezionati in materiali riciclabili o compostabili. Questi dati evidenziano un cambiamento culturale significativo verso un consumo più consapevole e responsabile.

Tuttavia, nonostante i progressi compiuti, ci sono ancora sfide da affrontare per promuovere un’economia circolare più diffusa in Italia. La ricerca evidenzia che il 42% delle famiglie italiane ha difficoltà a trovare informazioni sui prodotti sostenibili e sulle pratiche di consumo responsabile, indicando la necessità di una maggiore trasparenza e accessibilità delle informazioni per i consumatori.

Packaging intelligente e “shrinkflation”

Un quarto delle famiglie italiane intervistate 24% dichiara di non averne alcuna conoscenza del packaging intelligente/sostenibile e della “shrinkflation“; il 45,9% ne ha sentito parlare ma non sa esattamente di cosa si tratti.

Il neologismo shrinkflation (in italiano “sgrammatura”) deriva dall’unione di due termini inglesi: il verbo “to shrink”, ovvero restringere, e il termine “inflation” (inflazione), ovvero la crescita generale dei prezzi. Il risultato che si ottiene da questo fenomeno è sì un tentativo di ridurre lo spreco ma dall’altro un aumento dell’inflazione ai danni dei portafogli del consumatore.

Investimenti green e finanza sostenibile

Infine, tra le ragioni che ostacolano le famiglie nell’investire in prodotti finanziari green e sostenibili (di cui le famiglie apprezzano soprattutto i benefici “a lungo termine”, e la possibilità per l’investitore di conoscere finalità e forme degli investimenti effettuati) al primo posto si colloca la scarsa promozione delle banche a vendere/sponsorizzare tali prodotti 76% o comunque l’assenza di grandi gruppi bancari attenti al tema della finanza sostenibile 71%, associata alla scarsa conoscenza di questo tema 73%.

Per incentivare la scelta delle famiglie verso gli investimenti green il 46% delle famiglie riterrebbe utile la realizzazione di campagne di comunicazione, formazione e informazione attraverso mass media ed eventi e il 39% nelle scuole e nei luoghi di lavoro, capaci di colmare quel divario conoscitivo che risulta tra i principali fattori ostativi.

 

PDF: Sintesi Indagine Economia Circolare


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