
Cerimonie, Draghi: "approccio graduale, ancora un po' di pazienza"
Cerimonie, Draghi: “approccio graduale, ancora un po’ di pazienza”
Il settore cerimonie sarà all’attenzione della prossima Cabina di Regia, il 17 maggio. Draghi: “Evitare che un’occasione di gioia si trasformi in potenziale rischio per i partecipanti”. La Conferenza delle Regioni intanto pubblica le linee guida per l’organizzazione dei banchetti
La questione del settore delle cerimonie sarà all’attenzione della prossima cabina di regia a Palazzo Chigi, che si terrà lunedì 17 maggio. Lo ha annunciato il premier Draghi, durante il Question Time alla Camera dei Deputati.
“I matrimoni sono un’occasione di socialità che può favorire la diffusione del contagio – ha spiegato. – Il governo intende adottare approccio graduale e allentare le restrizioni a seconda dell’andamento epidemiologico e della campagna vaccinale. Il governo resta comunque vicino agli operatori del settore”.
Draghi si rivolge, quindi, alle coppie che stanno programmando il matrimonio.
“È fondamentale avere ancora un po’ di pazienza, per evitare che quella che deve essere un’occasione di gioia e spensieratezza si trasformi in potenziale rischio per i partecipanti”.
Cerimonie, le linee guida per la ripresa
In attesa di poter ripartire anche in questo settore, duramente colpito dalla pandemia, la Conferenza delle Regioni ha redatto le linee guida per la ripresa delle attività economiche e sociali, che contengono anche specifiche indicazioni in merito all’organizzazione dei banchetti in occasione di cerimonie o di altri eventi, come i Congressi.
In primo luogo si raccomanda di predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione da rispettare durante l’evento e di mantenere l’elenco dei partecipanti per un periodo di 14 giorni.
Le linee guida passano poi all’organizzazione degli spazi destinati alla cerimonia.
Distanziamento e mascherine
I tavoli dovranno essere disposti in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso (oppure 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio) e di almeno 1 metro di separazione negli ambienti all’aperto (giardini, terrazze, plateatici, dehors), ad eccezione delle persone che, in base alle disposizioni vigenti, non siano soggetti al distanziamento interpersonale.
Tali distanze possono essere ridotte solo con barriere fisiche di separazione. Laddove possibile, inoltre, si raccomanda di privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (come giardini, terrazze), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro.
Naturalmente gli ambienti interni e le eventuali attrezzature dovranno essere adeguatamente disinfettati prima di ogni utilizzo.
Gli ospiti dovranno indossare la mascherina negli ambienti interni (quando non sono seduti al tavolo) e negli ambienti esterni (qualora non sia possibile rispettare la distanza di almeno 1 metro). Stessa regola per il personale di servizio che, se a contatto con gli ospiti, sarà tenuto all’utilizzo della mascherina e ad una frequente igiene delle mani con prodotti igienizzanti.
Cerimonie, sì al buffet ma con alcune limitazioni al self-service
Per quanto riguarda l’aspetto relativo al cibo, le linee guida consentono il buffet, ma tramite somministrazione da parte del personale incaricato. Gli ospiti, dunque, non potranno toccare quanto esposto.
Mentre la modalità self-service può essere eventualmente consentita per buffet realizzati esclusivamente con prodotti confezionati in monodose.
Resta l’obbligo del mantenimento della distanza e dell’utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie. In particolare, la distribuzione degli alimenti dovrà avvenire con modalità organizzative che evitino la formazione di assembramenti, anche attraverso una riorganizzazione degli spazi in relazione alla dimensione dei locali.
A tal fine dovranno essere valutate idonee misure (come segnaletica a terra, barriere, ecc.) per garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro durante la fila per l’accesso al buffet.
