Consumi alimentari, CREA: poca frutta e verdura e pochi legumi nella dieta degli italiani
Dall’Indagine sui consumi alimentari del CREA è emerso che alcuni alimenti continuano ad essere consumati troppo poco. Frutta, verdura e legumi ‘sorvegliati speciali’
Gli italiani mangiano poca frutta e verdura e pochi legumi: tali alimenti sono veri e propri ‘sorvegliati speciali’, che i ricercatori devono monitorare nel tempo: è quanto emerso dall’Indagine sui consumi alimentari del CREA, che consente di quantificare il consumo giornaliero di tutti gli alimenti e le bevande assunte dal singolo individuo (qui i risultati principali).
I dati elaborati vengono utilizzati per la formulazione delle Linee Guida per una sana alimentazione italiana e dei Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed Energia per la Popolazione Italiana (LARN).
Consumi alimentari, la dieta giornaliera della popolazione
Come spiegato nel rapporto, i gruppi alimentari che caratterizzano maggiormente la dieta giornaliera variano a seconda dell’età. Infatti, nei bambini il gruppo latte e derivati riscontra un consumo medio maggiore, pari a 219 g/die, seguito dai cereali e derivati (182 g/die) e dalla frutta (139 g/die). Gli adolescenti registrano, invece, un consumo di cereali decisamente maggiore rispetto alle altre classi di età (267 g/die), seguito da latte e derivati e dalla frutta.
Anche per gli adulti la dieta giornaliera è caratterizzata maggiormente dal gruppo dei cereali e derivati (239 g/die), seguito da verdura e ortaggi (213 g/die) e dalla frutta (194 g/die). Infine, gli anziani riportano un apporto di gran lunga maggiore di frutta (310 g/die) rispetto alle altre classi di età (117 g/die in più rispetto agli adulti), seguito dalla verdura (241 g/die) e dai cereali (219 g/die).
È stato osservato anche che il consumo medio giornaliero di late e derivati, di pesce, nonché di frutta, è risultato simile tra bambini e adolescenti. Inoltre, il consumo medio di carne dei bambini è paragonabile a quello degli anziani ed è risultato significativamente inferiore rispetto a quello delle altre classi di età. Riguardo agli altri gruppi alimentari, quali dolciumi e sostituti, uova e legumi, non sono state riscontrate differenze degne di nota nelle diverse fasce di età.
Secondo quanto emerso dall’analisi, quindi, alcuni alimenti vengono consumati ancora troppo poco.
“In particolare – ha commentato Emanuele Marconi, Direttore del CREA Alimenti e Nutrizione – la quantità media di frutta consumata ogni giorno è 166 g/die, di verdura è 147 g/die e di legumi è 9 g/die, inferiore rispetto ai dati rilevati nell’indagine precedente INRAN SCAI 2005-2006. L’apporto energetico medio della popolazione dai 3 ai 74 anni è di 1933 kcal/die derivanti per il 15% da proteine (5% di origine vegetale e 10% di origine animale), per il 42% da carboidrati e per il 34% dai grassi. Ne consegue – conclude – che l’aderenza alle nostre Linee Guida resta ancora un obiettivo da raggiungere”.
I dati contenuti nell’Indagine – spiega il CREA in una nota – comprendono anche analisi delle caratteristiche nutrizionali (apporto di energia e macro e micronutrienti, l’identificazione delle principali fonti di nutrienti, assunzione di sostanze bioattive e funzionali) e del rapporto tra alimentazione e salute, stile di vita, (inclusi fattori socioeconomici e motivazioni delle scelte alimentari). Tali dati consentono anche la stima degli impatti ambientali della dieta (emissione dei gas ad effetto serra, consumo di suolo e acqua) e del rischio di assunzione di sostanze indesiderate (contaminanti, residui di pesticidi, additivi).