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Coronavirus, il Governo interviene a sostegno dell'economia

Ti vuoi proteggere dal coronavirus? Sgancia 5 mila euro per le mascherine spacciate per “salvifiche” vendute online. La frontiera delle speculazioni non sembra avere fine, se si guarda all’ultima operazione fatta dalla Guardia di Finanza di Torino che nel corso di una vasta operazione in tutta Italia ha denunciato oggi venti persone che, approfittando della situazione di crisi legata al coronavirus, ha messo in vendita online centinaia di dispositivi di protezione a prezzi stratosferici.

I responsabili sono accusati del reato di frode in commercio e rischiano fino a due anni di reclusione. In queste ore sono fra l’altro in corso perquisizioni in Liguria, Lombardia, Marche, Campania e Calabria. Sotto sequestro sono finite migliaia di mascherine vendute a prezzi abnormi e una serie di altri articoli di protezione individuale, addirittura copri wc.

 

 

Guardia di Finanza: mascherine vendute a oltre 5 mila euro a pezzo

«Non solo il prezzo maggiorato a dismisura rispetto al valore corrente di mercato ma anche il richiamo a “Claims” che indicano una protezione totale dal COVID-19 hanno fatto sì che in pochi giorni questo fenomeno fraudolento si estendesse a macchia d’olio, basti pensare che si è arrivati a porre in vendita mascherine filtranti a oltre 5.000 euro al pezzo», denuncia la Guardia di Finanza.

I “Baschi Verdi” Torinesi, insieme ai loro colleghi per il resto della penisola, stanno dunque sequestrando migliaia di mascherine, purificatori per ambiente, visiere, addirittura copri wc, ed altri articoli destinati alla protezione delle vie respiratorie, con l’intento di fermare il più velocemente possibile manovre speculative e distorsioni di mercato.

La Finanza si sofferma addirittura, nel suo comunicato stampa, sulla funzionalità delle mascherine che coprono naso e bocca.

«Tutti questi articoli di protezione sono sì efficaci ma non garantiscono una protezione totale, dipende infatti dalla tipologia di mascherina e da come viene utilizzata – spiega la Finanza – Nonostante le raccomandazioni diffuse dalle autorità, in molti continuano ad acquistare le mascherine chirurgiche monouso, tanto che diverse farmacie segnalano di aver esaurito le scorte di questi prodotti. Si tratta di dispositivi in grado di proteggere da spruzzi o secrezioni biologiche (non a caso vengono utilizzate nelle sale operatorie), ma non da aerosol fini, come quelli dei virus».


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