Dl aiuti, si valuta l'azzeramento IVA su pane e pasta e la proroga del taglio delle accise sui carburanti

Dl aiuti, si valuta l'azzeramento IVA su pane e pasta e la proroga del taglio delle accise sui carburanti (Fonte immagine: Pixabay)

Il Governo, nell’ambito del Dl Aiuti, sta studiando la possibilità di azzerare l’Iva su pane e pasta e ridurla dal 10 al 5% su carne e pesce: lo ha confermato la vice ministra dell’economia Laura Castelli, secondo quanto riportato dall’Ansa.

“È un piano concreto e eventualmente alternativo o aggiuntivo ai 200 euro – ha dichiarato a Radio 24, secondo quanto si legge nella nota Ansa – si stanno valutando i costi di entrambe le misure”.

Dl aiuti, Codacons chiede l’azzeramento dell’IVA su tutti gli alimentari

Una dichiarazione accolta favorevolmente dal Codacons, che chiede, però, l’estensione della misura a tutti i prodotti alimentari, “perché non basta intervenire solo su tali beni”.

“L’elenco dei maxi-rincari che nell’ultimo periodo hanno interessato il comparto dell’alimentazione è lunghissimo, e rende necessario in intervento che abbracci tutti i beni alimentari – spiega l’associazione – Oggi un chilo di pasta, in base ai dati Istat rielaborati dal Codacons, costa in media il 22,6% in più rispetto allo scorso anno, mentre il pane è rincarato dell’11,4%. Coinvolti dagli aumenti dei listini anche frutta, verdura, latticini, olio, acqua, tutti beni primari di cui le famiglie non possono fare a meno, e per questo si rende indispensabile un intervento volto ad abbattere l’Iva e riportare i prezzi al dettaglio alla normalità”.

La proroga del taglio delle accise sui carburanti

Per il nuovo Dl Aiuti, inoltre, si valuta di inserire anche una nuova proroga del taglio di 30 centesimi delle accise sui carburanti, si apprende dall’Ansa. Di recente il taglio è stato prorogato fino al 21 agosto, con il Dl aiuti potrebbe essere esteso fino a fine settembre.

 

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Per il Codacons tale provvedimento “non risolve l’emergenza prezzi in Italia e non affronta in modo adeguato il problema carburanti”.

“Di fronte alla crescita senza freni dei listini alla pompa registrata negli ultimi mesi, limitarsi a prorogare lo sconto sulle accise non può più bastare – spiega il presidente Carlo Rienzi – A dimostrarlo sono i numeri: nonostante la riduzione delle accise già in vigore da marzo, oggi un litro di benzina costa il 20,1% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre il diesel è rincarato del 28,3% su base annua, con la spesa per il pieno che sale di oltre 21 euro e una maggiore spesa su base annua in media di +515 euro a famiglia solo per i rifornimenti di carburante, senza considerare gli effetti indiretti sui prezzi al dettaglio”.

“Ci aspettiamo dal Governo un intervento più incisivo e direttamente alla fonte, sulla definizione dei prezzi dei carburanti, caratterizzati da speculazioni evidenti e da listini schizofrenici che non seguono l’andamento del petrolio”, conclude Rienzi.


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