
Stabilimenti balneari, i prezzi dell’estate 2021
Quali prezzi troveranno gli italiani negli stabilimenti balneari per l’estate 2021? L’indagine di Federconsumatori
L’estate 2021 fa sperare nella ripartenza. Che significa anche correre al mare, approfittare delle belle giornate per tornare sulla spiaggia, progettare una vacanza soprattutto (ma non solo) nelle località marine. Quali prezzi troveranno gli italiani negli stabilimenti balneari? L’usuale indagine svolta da Federconsumatori racconta di una tendenza all’abbassamento delle tariffe (almeno di alcune, ma non tutte) e di proposte volte ad accogliere in modo diversificato i clienti in arrivo.
«Il desiderio di ripartenza, insieme alla previsione di una maggiore affluenza sulle spiagge italiane ha prodotto un abbassamento generale delle tariffe presso gli stabilimenti, che si sono attrezzati ad accogliere i clienti con diverse proposte», dice Federconsumatori.
Nel 2021 l’associazione trova costi abbastanza simili a quelli di due anni fa, quindi del 2019. Mentre il confronto con la scorsa estate sembra abbastanza altalenante, con alcuni prezzi che vanno su come l’abbonamento mensile e, un po’ meno, quello stagionale. E altri che invece scendono, come l’abbonamento giornaliero.

Stabilimenti balneari, i prezzi dei servizi e degli abbonamenti
Crescono dunque i costi dell’abbonamento stagionale e di quello mensile, oltre all’affitto del pedalò. Si tendono a incentivare con offerte e promozioni, invece, soprattutto in questa fase, gli abbonamenti giornalieri.
I prezzi medi degli stabilimenti balneari nell’estate 2021 dicono che per l’ombrellone servono 11,50 euro (più 3% sul 2020) mentre la sdraio è invariata a 6 euro e il lettino viene affittato a poco meno di 15 euro (meno 1%).
Per l’abbonamento mensile (ombrellone, sdraio e lettino) nell’estate 2021 servono in media 800 euro, più 3% rispetto allo scorso anno.
L’abbonamento giornaliero invece è in flessione: ombrellone, lettino e sdraio costano quest’anno 25,50 euro, meno 15% rispetto alla scorsa estate.
Per l’abbonamento stagionale servono invece 1745 euro, con un aumento dell’1% rispetto al 2020. Pattino, pedalò o canoa costano l’11% in più e sfiorano i 9 euro.
Sono invariati i prezzi di servizi esclusivi quali l’ombrellone maxi, la tenda e il gazebo mentre rincarano la dog area e il lettone per due persone, anche se si tratta di opzioni di per sé più care rispetto ai servizi più tradizionali.

Le linee guida sulle spiagge
Anche quest’anno i gestori degli stabilimenti balneari dovranno attenersi alle linee guida rimaste pressoché invariate rispetto all’anno scorso.
Le linee guida prevedono di raccomandare l’accesso agli stabilimenti tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni. Se possibile, di organizzare percorsi separati per l’entrata e l’uscita.
Secondo le linee guida, il distanziamento tra gli ombrelloni dovrà garantire una superficie di almeno 10 m² e tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sdraio, sedie) dovrà esserci una distanza di almeno un metro.
Serve la regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, etc., comunque assicurata dopo la chiusura dell’impianto. Le attrezzature come lettini, sedie a sdraio, ombrelloni vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo familiare, e in ogni caso ad ogni fine giornata.
Nel rispetto di queste regole, in spiaggia è possibile praticare sport individuali come racchettoni, surf, windsurf o kitesurf, ma restano restrizioni per gli sport di gruppo come il beach volley, che potrebbero creare assembramenti.
Per le spiagge libere di fatto ci si rimette alla responsabilità individuale nel rispetto delle distanze e del divieto di assembramento. Le linee guida ribadiscono l’importanza dell’informazione anche attraverso appositi cartelloni, suggeriscono la presenza di un addetto alla sorveglianza e chiedono di rispettare il distanziamento degli ombrelloni.

Scrive per noi

- Giornalista professionista. Direttrice di Help Consumatori. Romana. Sono arrivata a Help Consumatori nel 2006 e da allora mi occupo soprattutto di consumi e consumatori, società e ambiente, bambini e infanzia, salute e privacy. Mi appassionano soprattutto i diritti, il sociale e tutti quei temi che spesso finiscono a fondo pagina. Alla ricerca di una strada personale nel magico mondo del giornalismo ho collaborato come freelance con Reset DOC, La Nuova Ecologia, Il Riformista, IMGPress. Sono laureata con lode in Scienze della Comunicazione alla Sapienza con una tesi sul confronto di quattro quotidiani italiani durante la guerra del Kosovo e ho proseguito gli studi con un master su Immigrati e Rifugiati. Le cause perse sono il mio forte. Hobby: narrativa contemporanea, cinema, passeggiate al mare.
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