stabilimenti balneari cibo e bevande

Cibo e bevande vietati in alcuni stabilimenti balneari, Codici pronta alle azioni inibitorie (Foto di Gianni Crestani da Pixabay)

“Quest’estate sarà ricordata, oltre che per i rincari, anche per i divieti imposti in alcune località di mare”: è quanto denuncia l’associazione Codici, con riferimento alle politiche adottate da diversi stabilimenti balneari del Centro Sud, dal Lazio alla Sicilia passando per Campania e Puglia, dove – riferisce l’associazione – “in numerosi casi ai clienti è stato impedito di introdurre cibi e bevande“.

“Con la scusa del decoro – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –, in diversi stabilimenti sono state imposte regole che non condividiamo. Comprendiamo la volontà da parte dei titolari degli stabilimenti di offrire un ambiente tranquillo ai clienti, ma da qui a vietare l’ingresso di una bottiglia d’acqua o un panino ce ne passa. Addirittura, in alcune situazioni si sarebbero verificate delle perquisizioni da parte del personale del lido ai clienti, per controllare cosa avessero nelle borse“.

Cibo e bevande negli stabilimenti, Codici ai cittadini: segnalare i divieti

Codici, quindi, “invita i consumatori a segnalare questi divieti“.

“I rincari – prosegue Giacomelli – stanno segnando in maniera pesante quest’estate, penalizzando tanti cittadini già provati da una situazione molto difficile sul piano economico. Iniziative del genere, ovvero vietare di portarsi da casa il pranzo da consumare sotto l’ombrellone, fanno pensare ad un tentativo di fare cassa per rimediare alle minori entrate, visto che in questo modo i clienti sono costretti a consumare al bar oppure al ristorante della struttura. E non sono certe spese di poco conto, anzi, ed anche qui bisognerebbe segnalare quegli scontrini da capogiro che poi fanno il giro dei social. Purtroppo, si ripete la solita storia: alla fine a rimetterci è sempre il consumatore. E questo non è tollerabile”.

L’associazione Codici ribadisce, dunque, “l’invito ai consumatori a segnalare eventuali comportamenti scorretti da parte degli stabilimenti per quanto riguarda l’imposizione di divieti, ad esempio, per l’introduzione di cibi e bevande. I casi indicati, per i quali si richiede di specificare luogo e nome dello stabilimento oltre a data ed ora, saranno portati all’attenzione delle autorità competenti”.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)