Educazione finanziaria, FEduF: strumento indispensabile per tutelare l’accesso al risparmio

Educazione finanziaria, FEduF: strumento indispensabile per tutelare l’accesso al risparmio

Dalla terza assemblea annuale della Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio (Abi) arriva un forte e motivato appello al coinvolgimento degli Italiani nella diffusione dell’educazione finanziaria, intesa sia come competenza sia come strumento per l’esercizio dei propri diritti e doveri nell’alveo della democrazia.

Nella sua relazione iniziale Lucchini ha dichiarato: L’accesso al risparmio è un diritto previsto dalla Costituzione all’art. 47, direi quindi che l’educazione finanziaria è uno strumento indispensabile perché questo diritto sia tutelato. Non solo perché risparmiare oggi richiede consapevolezza oltre che competenze, ma anche perché avere la giusta tutela/redditività del proprio risparmio o dei propri investimenti corrisponde ad un interesse più generale, quello di una società che non deve perdere il benessere che ha conquistato e che per farlo innanzitutto non deve arretrare sui fondamentali. Serve una stretta collaborazione tra le istituzioni private e quelle pubbliche, perché solo unendo le forze, ciascuno nel proprio ruolo e per le proprie competenze, si può essere incisivi ed efficaci”.

Educazione finanziaria, l’indagine Ipsos

Secondo quanto emerso dall’indagine Ipsos esposta da Nando Pagnoncelli, secondo il 50% degli italiani l’educazione finanziaria è un diritto dei cittadini; tuttavia, solo il 21% è in grado di collegare tale diritto/dovere agli articoli costituzionali.

Quello dell’economia-finanza continua a rimanere un ambito di formazione poco citato (la salute o la sostenibilità sono considerati più urgenti) e una formazione adeguata è considerata fondamentale solo da un italiano su tre. Da qui la necessità di incrementare le competenze finanziarie degli italiani attraverso un percorso formativo completo che parta dalla scuola (60%) e prosegua sul luogo di lavoro (35%), sfatando la convinzione che sia solo per addetti ai lavori o per coloro che hanno la possibilità di approcciare investimenti finanziari.

In effetti, è proprio tra chi conosce l’educazione finanziaria che si rilevano capacità di risparmio (56% vs 37%) e attitudine all’investimento (66% vs 59%) più elevate rispetto alla media, che si traducono in una maggiore soddisfazione per la condizione economica (74% vs 55%) e sensibilità per gli effetti degli investimenti sulla società e sul Paese.

“Gli italiani devono essere resi consapevoli che attraverso l’educazione finanziaria ampiamente intesa – si precisa nell’indagine dell’Istituto di ricerca guidato dal Prof. Pagnoncelli – esercitano un proprio diritto e dovere. Acquisire competenze, analogamente ad altri ambiti di formazione, è uno strumento necessario con il quale gestire al meglio il proprio futuro e compiere scelte consapevoli, contribuendo positivamente al benessere individuale e collettivo”.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)