
Pneumaticone, multa Antitrust da 500 mila euro
Pneumaticone chiude il sito. Federconsumatori: nessun rimborso per gli utenti truffati
Federconsumatori denuncia le truffe del sito Pneumaticone a danno degli utenti, ai quali venivano venduti prodotti non disponibili, e chiede che l’azienda si assuma le sue responsabilità e provveda a rimborsare i consumatori
Continuano ad arrivare numerose segnalazioni circa le pratiche scorrette e le vere e proprie truffe online messe in atto da Pneumaticone, denuncia Federconsumatori.
“Il sito vende prodotti non disponibili, ignorando al contempo i recessi operati dagli utenti nei tempi prescritti. Una vicenda che seguiamo da tempo, la nostra prima segnalazione all’AGCM in materia risale al 29 Gennaio scorso – commenta Federconsumatori – ma che tra alterne vicende e interventi dell’Autorità competente, ancora non vede una soluzione”.
La nota di Pneumaticone
“Sul sito pneumaticone.it si legge che: “La PNEUMATICONE 2016 SL è costretta a chiudere il sito per le vicende che negli ultimi 10 mesi hanno visto venire meno la liquidità necessaria per sostenere il mercato – spiega Federconsumatori –
La società prosegue nella nota spiegando come la colpa di tale chiusura sia da individuare nelle responsabilità delle banche e dell’Agenzia delle Entrate spagnola, informando che ha dato mandato ai propri legali ad agire contro le banche e per il recupero dei crediti presso la suddetta Agenzia. Per poi concludere con un ringraziamento a tutti coloro che hanno mantenuto la fiducia nella società, nella speranza che l’azione di recupero avviata dall’azienda consentirà di far recuperare le somme ancora da rimborsare”
Ma secondo quanto affermato da Federconsumatori nessun utente ha avuto scelta: né i rimborsi, né gli ordini, infatti, vengono più evasi dalla società.

Federconsumatori: la società si assuma le proprie responsabilità
“Al di là delle promesse e in mancanza di una procedura fallimentare – prosegue Federconsumatori – a nostro avviso questa si configura come una vera e propria truffa a danno degli utenti, i cui diritti vengono negati in nome dell’incerto esito delle azioni intraprese dalla società. Chiediamo a quest’ultima di assumersi le proprie responsabilità, facendosi carico dei rimborsi per tutti i prodotti mai consegnati”
“In caso la vicenda non avesse una rapida soluzione in questo senso – conclude – saremo pronti a intervenire anche attraverso azioni legali, facendo così emergere le responsabilità dell’azienda”.
Scrive per noi

- Mi sono laureata in Scienze Internazionali con una tesi sulle politiche del lavoro e la questione sindacale in Cina, a conclusione di un percorso di studi che ho scelto spinta dal mio forte interesse per i diritti umani e per le tematiche sociali. Mi sono avvicinata al mondo consumerista e della tutela del cittadino nel 2015 grazie al Servizio Civile. Ho avuto così modo di occuparmi di argomenti diversi, dall'ambiente alla cybersecurity e tutto ciò che riguarda i diritti del consumatore. Coltivo da anni la passione per i media e il giornalismo e mi piace tenermi sempre aggiornata sui nuovi mezzi di comunicazione. Una parte della mia vita, professionale e non, è dedicata al teatro e al cinema.
Consumi2021.01.22Legge di bilancio, le novità per i consumatori spiegate dal CTCU
Top news2021.01.22Idro Smart Meter, in arrivo il contatore per monitorare i consumi idrici in casa
Coronavirus2021.01.21Covid e salute mentale, i consigli di Save The Children
Europa2021.01.21Strategia UE per la parità di genere, il parere del Parlamento Europeo