
Sindrome premestruale: quando è necessario l’intervento di un medico
Sindrome premestruale: quando è necessario l’intervento di un medico
La sindrome premestruale può portare a lievi disturbi, ma anche a grossi problemi. Talvolta il tutto può essere risolvibile con pochi aiuti, ma in alcuni casi c’è bisogno di un consulto medico
Il corpo di una donna cambia molto nel corso della sua vita, ma il cambiamento non è limitato alla sola crescita o all’ingresso della menopausa.
La produzione ormonale di una donna è un ciclo che talvolta può avere anche delle grandi oscillazioni e portare perciò a profondi cambiamenti nel giro di qualche mese.
Tutto questo senza contare un’eventuale gravidanza, che porta il corpo della donna a un totale stravolgimento, ma non per forza è necessario un cambiamento così drastico per portare a grosse modifiche e grossi problemi.
La sindrome premestruale ne è un esempio: in un ciclo di 28 giorni il corpo della donna ha profonde oscillazioni ormonali che possono portare a lievi disturbi, ma anche a grossi problemi.
Perciò talvolta il tutto può essere risolvibile con pochi aiuti, come un’alimentazione più curata o il supporto di un integratore multivitaminico completo per la donna, ma a volte i problemi possono essere più consistenti e c’è bisogno di un consulto medico.
Sintomi della sindrome premestruale
I sintomi della sindrome premestruale non sempre sono presenti, o lo possono essere in maniera lieve o in parte, ma tendenzialmente le donne riferiscono in fase premestruale di avere queste tipologie di disturbi:
- Cambiamenti d’umore, che possono essere sbalzi repentini che portano la donna ad avere un eccesso di euforia e poco dopo a un drastico abbassamento emotivo, con presenza anche di crisi di pianto, oppure un cambiamento umorale netto e costante. Ci sono donne infatti che in fase premestruale riferiscono un costante senso di irritabilità o una forte tendenza alla depressione.
- Stanchezza e difficoltà a concentrarsi: il drastico cambiamento ormonale può comportare una minor produzione di energie che va a intaccare l’efficienza sia muscolare che mentale.
- Indolenzimento di alcune parti del corpo specifiche: nella zona ovarica o renale, come durante il ciclo mestruale, indolenzimento del seno o cefalea.
- Gonfiore addominale e attacchi di fame: anche il metabolismo viene colpito da questo cambiamento, aumentando qualche giorno prima del ciclo, e portando perciò a un maggior senso di fame.
Come combatterla
Esistono per fortuna vari metodi e soluzioni sia per prevenire la sindrome premestruale, sia per alleviare i disturbi in fase acuta.
Il primo tra questi è curare l’alimentazione: il cambiamento ormonale colpisce prima di tutto la produzione di vitamine e sali minerali (soprattutto calcio, magnesio e potassio), che è bene reintegrare con una corretta alimentazione o l’uso di multivitaminici specifici per la donna.
Non sempre infatti è possibile apportare modifiche alla nostra alimentazione, per via del nostro stile di vita o perché semplicemente la carenza è tale che non basta modificare leggermente la nostra alimentazione per sopperire al problema.
Per questo i multivitaminici possono essere un forte alleato della donna in questi periodi difficili del mese.
Inoltre durante la fase premestruale si consiglia di diminuire l’uso di sale, caffè e alcol, che possono comportare peggioramenti all’equilibrio nutrizionale e soprattutto umorale della donna.
In questo periodo è consigliabile poi dedicarsi al costante esercizio fisico leggero per stimolare il rilascio di endorfine, ideale per bilanciare gli abbassamenti d’umore ma senza affaticare troppo il corpo.
Consigliatissimi perciò lo yoga, il pilates o il movimento leggero come le passeggiate o la corsa lenta.
Talvolta il medico può suggerire l’uso della pillola contraccettiva, in grado di regolare la produzione ormonale e controllare perciò i sintomi della sindrome premestruale, ma questa è assumibile solo su prescrizione medica.
Infine si consiglia di regolare il proprio ciclo sonno-veglia in modo da riuscire a dormire almeno 7 ore a notte.
In caso di insonnia o ipersonnia, comune in molte donne durante la sindrome premestruale, si può ricorrere a tecniche di rilassamento come la meditazione, oppure l’assunzione di sostanze nutritive che possono aiutare il sonno, come ad esempio la camomilla, il biancospino, il tiglio, la passiflora o la melatonina.
Quando rivolgersi a un medico
Sono in molte a soffrire di sindrome premestruale, ma sono altrettante le donne che ne soffrono in maniera grave, eppure ancora in troppo poche si preoccupano di rivolgersi a un medico, considerando l’alterazione come “normale”.
Qualche piccolo disturbo in fase premestruale può essere considerato normale, ma quando i sintomi sono tali da compromettere lo svolgersi della normale vita quotidiana allora è importante rivolgersi a un medico.
Alla fine non dimentichiamoci che la sindrome premestruale è causata da un eccessivo scompenso ormonale che porta il corpo a soffrire, anche se in maniera leggera a volte, ma se questa sofferenza è eccessiva allora c’è ovviamente qualcosa che non va.
Quando la sindrome premestruale è molto debilitante prende il nome di disturbo disforico premestruale e presenta gli stessi sintomi della sindrome premestruale ma molto più marcati.
Lo stile di vita perciò è fortemente compromesso, per via dei dolori, della mancanza del sonno, di energie, dell’eccessiva fame nervosa e soprattutto a causa della forte tendenza a irritabilità, ansia e depressione.
In caso di sospetto di disforia premestruale è importante rivolgersi al proprio medico affinché possa trovare la giusta terapia e permettere alla donna di ritrovare un equilibrio tale da permetterle di vivere la propria vita quotidiana con serenità.
