
Giornata mondiale della fauna selvatica
Giornata Mondiale della Fauna Selvatica, Legambiente: tutelare le specie a rischio
Quest’anno la Giornata della Fauna Selvatica è dedicata alle Foreste, fonte di risorse per milioni di persone nel mondo. Legambiente presenta il Report “Fauna selvatica a rischio”, in cui analizza 12 specie a rischio in Italia
Si celebra oggi la Giornata Mondiale della Fauna Selvatica (World Wildlife Day), proclamata nel 2013 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per richiamare l’attenzione globale sulla necessità di tutelare le specie animali e vegetali del mondo, minacciate dall’azione dell’uomo.
“Foreste e mezzi di sussistenza: sostegno delle persone e del pianeta” è il tema scelto quest’anno, con l’obiettivo di evidenziare il ruolo centrale delle foreste come fonte di risorse per milioni di persone, con particolare riguardo alle comunità indigene e locali, le quali hanno costruito, nei secoli, forti legami con la natura.
In occasione di questa Giornata, Legambiente ha presentato il Report “Fauna selvatica a rischio”, in cui analizza 12 specie a rischio e di elevato valore conservazionistico in Italia: il grifone, la trota mediterranea, il tritone crestato italiano, la lontra, l’orso bruno marsicano, il lupo e il camoscio appenninico, le farfalle e gli impollinatori, per poi passare alla fauna del Mediterraneo prestando attenzione a squali, delfini e alla tartaruga Caretta caretta.
Giornata della Fauna selvatica, specie a rischio estinzione
Alcune delle specie analizzate da Legambiente sono a rischio estinzione, come il grifone, la trota mediterranea e l’orso bruno marsicano, le farfalle e impollinatori, altre sono in pericolo come il delfino comune e la tartaruga Caretta caretta; altre ancora, come il tritone crestato italiano, sono tra le specie per le quali è stata richiesta una protezione rigorosa.
Vi sono poi alcune specie che, grazie ai progetti LIFE e all’impegno dei Parchi, è scampato all’estinzione, come il camoscio appenninico e il lupo.
“Il declino della biodiversità – spiega Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette e biodiversità di Legambiente – è uno dei maggiori problemi ambientali che l’umanità si trova ad affrontare. Nel nostro Paese manca ancora la capacità di pianificare le priorità e le scelte per mettere in sicurezza il nostro capitale naturale. Per questo è importante adottare un approccio integrato alla risoluzione dei problemi e mitigare la perdita di biodiversità, ridurre l’impatto della crisi climatica aumenta e prevenire le zoonosi, rispettando anche gli obiettivi contenuti nella Strategia dell’UE sulla Biodiversità per il 2030”.

Non mancano le buone notizie
Il report riporta anche alcune buone notizie, come quella del ritorno della foca monaca che, dopo oltre 50 anni di assenza, ha fatto la sua comparsa nel Mediterraneo.
E, ancora, la storia del camoscio appenninico e del lupo salvati dall’estinzione. Oggi, infatti, grazie al programma LIFE e all’impegno delle aree protette, si contano 3mila esemplari di camoscio appenninico in un’area che comprende i Parchi dell’Appennino centrale, contro i 30 esemplari che si contavano agli inizi del ‘900.
Anche il lupo, specie protetta dall’attuale quadro normativo nazionale (L. 157/92, D.P.R. 357/97) ed internazionale, è una delle specie che ha riconquistato aree da cui era scomparsa, con una popolazione che oscilla tra i 1.800 e i 2.400 individui e su cui è in corso un monitoraggio da parte di Ispra per avere dati più aggiornati.
“Restano però da risolvere problemi gestionali – spiega Legambiente – principalmente per l’impatto predatorio esercitato sul patrimonio zootecnico ed i conflitti che ne derivano, che possono essere all’origine del diffuso bracconaggio, una delle principali cause di mortalità della specie in Italia che, in alcune aree critiche, assume un particolare livello di pericolosità per la specie”.
Giornata Mondiale della Fauna selvatica, le proposte di Legambiente
L’associazione ambientalista lancia oggi alcune proposte per tutelare la Fauna selvatica:

- redigere Piani di adattamento e di mitigazione al cambiamento climatico per la fauna a rischio;
- attuare la Strategia marina per rafforzare la tutela della fauna e gli ecosistemi costieri e marini;
- creare una rete nazionale dei boschi vetusti e aree rifugio per la fauna selvatica a rischio;
- proteggere gli ecosistemi e migliorare i servizi ecosistemici offerti dal capitale naturale entro il 2030;
- combattere le specie aliene invasive e procedere alla eradicazione di specie dannose per la biodiversità;
- sostenere l’economia della natura e finanziare la biodiversità e il capitale naturale.
Scrive per noi

- Mi sono laureata in Scienze Internazionali con una tesi sulle politiche del lavoro e la questione sindacale in Cina, a conclusione di un percorso di studi che ho scelto spinta dal mio forte interesse per i diritti umani e per le tematiche sociali. Mi sono avvicinata al mondo consumerista e della tutela del cittadino nel 2015 grazie al Servizio Civile. Ho avuto così modo di occuparmi di argomenti diversi, dall'ambiente alla cybersecurity e tutto ciò che riguarda i diritti del consumatore. Coltivo da anni la passione per i media e il giornalismo e mi piace tenermi sempre aggiornata sui nuovi mezzi di comunicazione. Una parte della mia vita, professionale e non, è dedicata al teatro e al cinema.
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