Dopo Emilia Romagna e Friuli oggi anche la Liguria ha una legge quadro sull’immigrazione. La Giunta regionale ha oggi approvato il provvedimento su proposta dell’assessore regionale, all’Immigrazione e alle Politiche del Lavoro, Enrico Vesco che ha affermato: "Con questa legge vogliamo intervenire, nell’ambito delle competenze regionali, per affrontare le problematiche che derivano dalla presenza sul territorio di cittadini stranieri, cercando di rimuovere gli ostacoli soprattutto per quanto riguarda gli alloggi, la lingua, l’integrazione sociale nel rispetto dei diritti fondamentali della persona umana".

Con il provvedimento nascerà anche la "Prima consulta regionale – spiega Vesco – composta dai rappresentanti degli immigrati, delle organizzazioni sindacali e imprenditoriali, dei direttori dei dipartimenti regionali. L’organo attuerà una programmazione dei flussi che tenga conto sia delle esigenze di mercato, sia delle problematiche burocratiche connesse ai visti d’ingresso, per evitare vessazioni e favoritismi e per l’emersione dell’immigrazione clandestina".

La legge prevede inoltre la presenza di mediatori culturali in scuole e ospedali, in grado di conoscere non solo la lingua, ma usi e costumi degli immigrati per agevolare la reciproca comprensione, corsi di italiano per adulti, contributi ad ambulatori privati che forniscono assistenza medica e un fondo di garanzia per aiutare gli immigrati ad avviare imprese e a trovare un alloggio.


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