OSSERVATORIO. Abi: tassi dei mutui italiani inferiori a quelli europei
Nonostante la crisi che si sta abbattendo sul nostro paese, la popolazione non demorde e non vuole rinunciare ai progetti che aveva messo in cantiere prima del patatrac, come ad esempio sposarsi e mettere su famiglia. E’ ovvio che a questi due grandi progetti ne è legato un altro, ovvero quello dell’acquisto di una casa. Per poterlo portare a termine in genere si chiede un finanziamento, e per avere ben chiare tutte le carte in tavola si tende a mettere i migliori mutui offerti dalle banche a confronto, in modo da prendere la decisione per noi più vantaggiosa.
E come dicevamo qualche giorno fa, dal momento che l’Euribor è sotto l’1% e quindi è molto conveniente accendere un mutuo, si deve prestare attenzione alla smentita dell’Abi in merito all’allarme lanciato dall’Ance, l’Associazione nazionale dei costruttori edili che pochi giorni fa denunciava i mutui italiani come i più cari d’Europa. Giovanni Sabatini, il direttore generale dell’Abi, con una lettera formale ha fatto sapere che il rapporto dell’Ance è basato su stime parziali perché relative alle nuove erogazioni e solo ad una parte dell’offerta bancaria totale in merito ai mutui, ossia i mutui a tasso fisso oltre i 10 anni. Se si guardano più realisticamente i singoli segmenti in cui è ripartito il mercato, afferma Sabatini, ne emerge anzi un dato opposto rispetto a quello riportato dall’Ance: i tassi di interesse applicati agli italiani risulterebbero in media pari al 2,64% in Italia contro il 3,39% in Europa, secondo dati aggiornati al settembre 2010.
Noi abbiamo voluto verificare tramite un confronto sul portale Supermoney quali siano i mutui a tasso variabile più convenienti oggi, per un 37enne con un impiego a tempo indeterminato e un reddito mensile di 2.000 euro, che per l’acquisto di una casa del valore di 200.000 euro desidera richiedere un mutuo di 130.000 euro, con un importo massimo per la rata mensile di 600 euro.
Il primo mutuo che più conviene al nostro profilo è il Mutuo Variabile di CheBanca!, che con una rata mensile di 561 euro e Taeg di 2,21%, permette in 25 anni di rimborsare un totale di 168.845 euro. Il secondo mutuo è Mutuo Risparmio sempre di CheBanca!, un variabile Off-set con un importo di rata mensile di 574 euro, Taeg 2,42%, e un totale di 172.711 euro da rifondere in 25 anni. Il terzo mutuo in ordine di convenienza è Mutuo Acquisto di IWBank, con una rata di 514 euro al mese, della durata di 30 anni e che prevede il rimborso di 184.917 euro complessivi con Taeg pari a 2,53%.
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