PREZZI. Natale 2005, sotto l’albero gli aumenti: oltre 300 i reclami presentati al Comune di Roma
Boom di segnalazioni sull’aumento dei prezzi. A reclamare sono 363 cittadini che quest’anno hanno deciso di rivolgersi all’Ufficio per la Tutela dei Consumatori del Comune di Roma presieduto dall’avvocato Sergio Scicchitano. Nell’ambito della casistica generale l’aumento dei prezzi costituisce quasi il 10 per cento dei casi trattati dall’Ufficio per la Tutela dei Consumatori, che quest’anno ha elaborato un’indagine conoscitiva sui prezzi di alcuni prodotti che caratterizzano il Natale, dagli alimentari ai regali, dagli addobbi per la casa ai viaggi, confrontandoli con quelli dell’anno precedente.
"Il carovita ha ridotto il potere d’acquisto delle retribuzioni e delle pensioni e ha causato un peggioramento delle condizioni di vita per migliaia di famiglie" commenta l’avvocato. "Ma la perdita del potere d’acquisto generalizzata – prosegue il delegato del sindaco – non è stata compensata da nessun correttivo economico a livello nazionale". Secondo l’indagine dell’Ufficio per la Tutela dei Consumatori, le famiglie spenderanno in regali, alimentari e addobbi per la casa circa il 15 per cento in più rispetto allo scorso anno, con un aggravio di spesa per famiglia stimabile in oltre 100 euro. Se un albero di Natale medio – ad esempio – costava l’anno scorso circa 25 euro, quest’anno si pagherà fino al 20 per cento in più e per addobbarlo anche i fili argentati sono aumentati di oltre il 20 per cento.
Mentre la carta regalo è aumentata de 15 per cento e il panettone e il pandoro di marca sono aumentati rispetto al 2004 di oltre il 2 per cento, il torrone del 14 per cento e lo spumante del 10 per cento. E sono aumentati anche i regali: le cravatte in media costano il 15 per cento in più, le borse di marca sono aumentate del 10 per cento e le piste per automobiline o i pelouche per i bambini aumentano di oltre il 20 percento. Per non parlare delle settimane bianche che costano almeno un 10 per cento in più rispetto allo scorso anno."Anche il classico il cenone del 31 dicembre sarà segnato dai rincari" commenta Scicchitano. Mangiare lenticchie – come da tradizione – porterà denaro per tutto l’Anno Nuovo, ma costeranno il 30 per cento in più rispetto all’anno scorso e il cotechino precotto si pagherà il 10 per cento in più. "Aumenti – si legge dal comunicato- che si ripetono ogni anno proprio durante le festività natalizie ed allo stato attuale delle cose non è chiaro se un aumento è giustificato oppure se è frutto di una speculazione".Come rimediare all’aumento dei prezzi?
"Scegliendo i regali in base ai gusti delle persone piuttosto che mettendosi in mostra con regali inutili e dispendiosi" risponde l’avvocato Scicchitano. In effetti il regalo migliore non deve necessariamente essere costoso e di questi tempi sono in molti a preferire cose più utili che care. Un altro suggerimento del delegato alla Tutela dei Consumatori è quello di fare attenzione quando si compra un regalo, perché non sempre la merce acquistata può essere sostituita. Solo se il regalo acquistato presenta dei difetti, l’acquirente può richiederne la sostituzione con uno uguale privo di imperfezioni oppure la riparazione gratuita.Attenzione infine alle insidie che spesso si nascondono dietro le offertissime. Prezzi esageratamente bassi spesso nascondono merce non proprio nuova o prodotti tecnologici fuori produzione. È comunque buona norma controllare sempre la presenza del marchio IMQ sui prodotti elettrici e quello CE sui giocattoli.
