Festa del papà, ricerca Eumetra: identikit dei padri italiani
Il 77% dei papà italiani è preoccupato per il futuro, con un picco di ansia (85%) tra coloro che hanno figli tra gli 0 e i 3 anni. Identikit dei padri italiani secondo un’indagine Eumetra
Dalla ricerca condotta dall’istituto di ricerca Eumetra emerge che il 77% dei papà italiani è preoccupato per il futuro, con un picco di ansia (85%) tra coloro che hanno figli tra gli 0 e i 3 anni.
In un mondo pieno di complessità, in occasione della Festa del Papà, Eumetra sceglie di focalizzarsi sulle dinamiche famigliari padre- figlia/o. In questo giorno speciale per molte famiglie, è opportuno riflettere soprattutto sul profondo significato di un legame sano, perciò sono stati resi noti i risultati dell’Osservatorio Parents.
Padri fra preoccupazione e realizzazione familiare
Il tema economico risulta essere la principale fonte di preoccupazione, con un occhio particolare al rialzo dei prezzi (56%) e all’andamento dell’economia italiana (41%), seguiti dal cambiamento climatico (39%). Sebbene il 61% dei papà indichi una stabilità delle entrate, il 51% riferisce infatti una diminuzione dei risparmi della famiglia.
Il rapporto genitoriale è una delle dinamiche più influenti nel percorso di vita di un individuo. Dall’infanzia all’età adulta, i genitori plasmano i valori, le convinzioni e i comportamenti dei figli. Questa relazione getta le basi dell’intelligenza emotiva, dell’autostima e delle capacità relazionali. Lo studio Eumetra mostra come, sebbene l’81% dei papà consideri il lavoro come chiave per la realizzazione personale, una percentuale non altrettanto elevata ritiene che il proprio ruolo nella famiglia sia già sufficiente a questo scopo.
Il 91% pone i figli al primo posto, l’82% si sente realizzato come genitore, sebbene il 61% ammetta di sentirsi sotto pressione o stressato. Nonostante ciò, quasi la metà dei papà si assegnerebbe un voto eccellente come genitore (tra 8 e 10), con una media complessiva di 7,4. Ancora: l’82% degli intervistati afferma di non annoiarsi mai con i propri figli e il 74% impone regole rigorose.
C’è da dire che un sano legame favorirebbe una maggiore comunicazione tra le parti e anche lo sviluppo di una coscienza emotiva. I padri che si impegnano attivamente con i figli creano infatti uno spazio sicuro per il dialogo, consentendo loro di esprimere liberamente i propri pensieri, sentimenti e preoccupazioni. Questo scambio aperto crea fiducia e rispetto reciproco, rafforzando il loro legame. All’interno delle mura domestiche però, la gestione quotidiana della casa vede un impegno equo del 51% dei padri, con un 69% che condivide decisioni e responsabilità con la madre.
Per quanto riguarda gli acquisti, c’è una divisione dei compiti: alimentazione (66%), puericultura pesante (75%), giochi (78%), materiale scolastico (66%), farmaci (72%) e vacanze (75%). Infine, l’81% dei papà parla o parlerà di sostenibilità con i figli, l’83% di inclusione e diversità e il 31% effettua acquisti tenendo conto della sostenibilità del prodotto.
In conclusione, si può dire che i figli che sperimentano relazioni paterne positive hanno maggiori probabilità di mostrare un comportamento pro-sociale, di sviluppare relazioni sane e di contribuire positivamente alla società.
“Il nostro osservatorio – ha sottolineato Matteo Lucchi, CEO di Eumetra – mette in luce un chiaro cambiamento all’interno delle dinamiche familiari. I papà mostrano infatti un maggior desiderio di protagonismo anche nelle scelte o attività di cura quotidiana dei figli”.