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Firmato il Dpcm del 3 dicembre: spostamenti vietati e Natale blindato

Spostamenti vietati fra regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio. E fra comuni a Natale, a Santo Stefano e a Capodanno. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il Dpcm del 3 dicembre che “blinda” Natale e Capodanno, il periodo delle feste, per limitare gli spostamenti. Il Dpcm del 3 dicembre contiene la nuove misure per fronteggiare l’emergenza da Covid-19 ed evitare, queste le parole di Conte, un “lockdown generalizzato”.

«Stiamo evitando un lockdown generalizzato come quello di primavera, che sarebbe stato molto penalizzante in termini economici e sociali», ha detto ieri sera Conte illustrando i principali contenuti del provvedimento. «Dobbiamo scongiurare il rischio di una terza ondata».

Sui festeggiamenti in casa, i veglioni e i pranzi delle feste, Conte ha ribadito la “forte raccomandazione” a evitare di incontrare persone non conviventi.

«In un sistema liberal democratico noi non possiamo entrare nelle case delle persone e imporre delle stringenti limitazioni – ha detto il presidente del Consiglio – È per questo che possiamo limitarci a introdurre una forte raccomandazione. Raccomandiamo fortemente di non ricevere a casa persone non conviventi in queste occasioni di maggiore convivialità. È una cautela essenziale per proteggere i nostri cari, i genitori e i nonni più anziani».

 

Spostamenti vietati

Dal 21 dicembre al 6 gennaio sono vietati tutti gli spostamenti da una regione all’altra anche per raggiungere le seconde case. Nei giorni 25 e 26 dicembre e 1 gennaio sono vietati anche gli spostamenti fra comuni.

Su tutto il territorio nazionale rimane il divieto di spostarsi dalle 22 alle 5. Il 31 dicembre il divieto di spostarsi è in vigore dalle 22 alle 7.

Ci si potrà sempre spostare esigenze lavorative, per motivi di salute e per casi di necessità. Nei casi di necessità ricorre anche prestare assistenza a persone non autosufficienti. È sempre consentito il rientro nel comune in cui si ha la residenza, si ha il domicilio o il luogo dove si abita con continuità o periodicità.

Questo nel dettaglio quanto scritto nel decreto:

«dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 è vietato, nell’ambito del territorio nazionale, ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, e nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021 è vietato altresì ogni spostamento tra comuni, salvi gli spostamenti motivati dacomprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra Regione o Provincia autonoma e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del 1°gennaio 2021, anche ubicate in altro Comune, ai quali si applicano i predetti divieti».

 

Rientri dall’estero

Gli italiani che si troveranno all’estero per turismo fra il 21 dicembre e il 6 gennaio al rientro dovranno fare la quarantena.

La quarantena è prevista anche per i turisti stranieri in arrivo in Italia nello stesso periodo.

Stop a sci e crociere

Gli impianti sciistici resteranno chiusi fino al 6 gennaio. Dal 21 dicembre al 6 gennaio sono sospese tutte le crociere in partenza, scalo o arrivo in porti italiani.

Scuola in presenza dal 7 gennaio

Dal 7 gennaio ricomincerà la didattica in presenza nelle scuole superiori. In ogni scuola, nella prima fase, sarà garantita la didattica in presenza al 75% degli studenti.

Bar e ristoranti

Nell’area gialla bar ristoranti e pizzerie saranno aperti con consumo al tavolo dalle 5 alle 18 di ogni giorno. Ogni tavolo può ospitare al massimo 4 persone se non sono conviventi.

Nelle aree arancioni e rosse, bar e ristoranti rimarranno aperti dalle 5 alle 22 solo per l’asporto mentre la consegna a domicilio è sempre consentita.

Gli alberghi rimangono aperti ma la vigilia di Capodanno, il 31 dicembre. Non sarà possibile organizzare veglioni e cene. Dopo le 18 sarà consentito solo  il servizio in camera

Negozi aperti fino alle 21

Dal 4 dicembre al 6 gennaio in tutta Italia i negozi potranno rimanere aperti fino alle ore 21.

Dal 4 dicembre al 15 gennaio nei giorni festivi e prefestivi, nei centri commerciali saranno aperti solo alimentari, farmacie, parafarmacie, sanitari, tabacchi, edicole e vivai.


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