Minori non accompagnati, oltre 100 mila arrivati da soli via mare dal 2014 a oggi
Sono oltre 100 mila i minori stranieri arrivati da soli via mare in Italia dal 2014 a oggi. Un numero parziale perché non conta gli arrivi attraverso la rotta balcanica. Il dato Unicef in occasione dell’odierna Giornata mondiale del Rifugiato
Arrivano da soli, via mare o attraverso la rotta balcanica, in fuga da guerre e violenza e alla ricerca di una speranza di vita. Dal 2014 a oggi sono stati oltre 100 mila i minori stranieri non accompagnati arrivati in Italia via mare, 6 mila solo quest’anno. Ed è un dato parziale perché non considera il numero dei minori arrivati dall’Ucraina all’inizio della guerra e quanti arrivano dalle frontiere terrestri, la rotta balcanica in primis, che non sono registrati e contati. È quanto ricorda l’Unicef in occasione della Giornata mondiale del rifugiato che si celebra oggi.
«Con la dichiarazione dello stato d’emergenza abbiamo assistito a trasferimenti più rapidi da Lampedusa che però non sempre coincidono con soluzioni di accoglienza adeguate e a misura per bambine/i e adolescenti. Nessun sistema di asilo o di gestione delle migrazioni può considerarsi efficace, se non riposa sul rispetto dei diritti dell’infanzia e sul riconoscimento della centralità di bambine, bambini e adolescenti – afferma Nicola Dell’Arciprete, Coordinatore della Risposta in Italia dell’Ufficio Unicef per l’Europa e l’Asia centrale – In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, l’Unicef continua a chiedere percorsi sicuri e legali alternativi all’attraversamento in mare, operazioni di ricerca e soccorso coordinate; un rafforzamento dell’offerta nel sistema d’accoglienza e di soluzioni quali l’affido familiare».
110 million people have been #ForcedToFlee due to persecution, conflict, violence, human rights violations, disasters & more.
On Tuesday’s #WorldRefugeeDay, UNHCR has 5 ways you can stand #WithRefugees. https://t.co/beqF6jVscf via @Refugees pic.twitter.com/QudzSWokgj
— United Nations (@UN) June 20, 2023
I minori stranieri non accompagnati
Sono bambini, bambine e adolescenti spesso in fuga da conflitti e violenza che tentano di raggiungere l’Europa – a volte fermandosi in Italia, altre proseguendo verso altri Paesi per ricongiungersi con familiari o conoscenti – alla ricerca di sicurezza e condizioni di vita più dignitose. Molti viaggi finiscono in tragedia: è il caso del naufragio di Cutro in Italia e, solo pochi giorni fa, di quello al largo della Grecia, uno dei più gravi naufragi che si sono verificati nel Mediterraneo, con centinaia di vittime fra cui decine e decine di bambini inghiottiti dal mare.
“Solo lungo la rotta del Mediterraneo centrale – che si attesta essere ancora una delle più pericolose – dal 2014 si stima abbiano perso la vita oltre 21 mila persone, più di 1000 solo quest’anno, tra cui molti bambini e bambine”, ricorda l’Unicef. I minori, insieme alle donne, sono inoltre i più esposti a rischi di sfruttamento e violenza in tutto il percorso migratorio.
“Questi dati sono probabilmente destinati a salire nei prossimi mesi, data l’incidenza di conflitti, crisi e disastri climatici che affliggono molti dei principali Paesi d’origine”, spiega l’Unicef.