
Parità di genere, la campagna: “Non importa chi sei, conta quello che sai”
In occasione della Giornata della donna, l’Osservatorio Imprese e Consumatori lancia un video in cui rivendica la lotta alla discriminazione di genere e l’impegno per la meritocrazia
«La differenza la fa il merito: non importa chi sei, conta quello che sai» è il tema del video collettivo lanciato dall’OIC, Osservatorio Imprese e consumatori, in occasione della Giornata internazionale della donna. Nel segno della meritocrazia e contro la discriminazione di genere. È un impegno fatto proprio da Konsumer Italia, fra i volti femminili protagonista del video dedicato.
“Non importa chi sei, conta quello che sai”
Oggi, nella giornata internazionale della donna, l’associazione per la difesa dei diritti dei consumatori Konsumer Italia è infatti fra i protagonisti della campagna “La differenza la fa il merito: non importa chi sei, conta quello che sai” lanciata dall’Oic, l’Osservatorio imprese e consumatori.
Attraverso un video al femminile (www.youtube.com/watch?v=x_TnMbIX63A) l’Osservatorio si pone l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica su argomenti – parità di genere e valorizzazione del merito – ancora molto attuali.
«Da sempre siamo impegnati nella valorizzazione del merito e nella lotta alle discriminazioni – ha detto Fabrizio Premuti, presidente Konsumer Italia – È molto importante, a tal proposito, tenere alto l’interesse su queste tematiche ed è per questo motivo che siamo orgogliosi di essere protagonisti della campagna promossa dall’Osservatorio imprese e consumatori».
Tra le protagoniste dell’iniziativa c’è la vicepresidente Konsumer Italia Raffaella Grisafi che ha evidenziato la necessità di “investire sul talento” focalizzando l’attenzione “sull’importanza del valore e delle competenze”.
«Non si può più tergiversare – ha affermato Raffaella Grisafi – È tempo di uscire dalla logica del dover chiedere il “permesso” per avere una quota di spazio. Bisogna entrare, invece, in una dimensione culturale in cui è importante non chiedersi più soltanto cosa può dare la società alle donne ma, viceversa, cosa sono in grado di poter fare le donne – al pari degli uomini – per la società. In un’ottica, dunque, di assoluta parità. Alla società – ha concluso – spetta il compito di fornire gli strumenti adeguati affinché ciò si realizzi».
