
Privacy, i docenti non possono chiedere agli alunni se sono vaccinati
Garante Privacy: i docenti non possono chiedere agli studenti se sono vaccinati
I docenti non possono chiedere informazioni sullo stato vaccinale dei loro studenti. È quanto ricorda il Garante privacy, che ha scritto al Ministero dell’Istruzione
I docenti non possono chiedere informazioni sullo stato vaccinale dei loro studenti. Non possono chiedere insomma chi ha fatto il vaccino e chi no. E le scuole non possono trattare informazioni sulla vaccinazione o meno dei familiari, ma devono limitarsi a controllare che abbiano il green pass nel momento in cui accedono ai locali della scuola.
È quanto stabilito dal Garante Privacy che è intervenuto sul tema, dopo diverse segnalazioni, e ha scritto al ministero dell’Istruzione per sensibilizzare le scuole sui rischi per la privacy delle iniziative volte a acquisire informazioni sullo stato vaccinale degli studenti e dei familiari. Nella lettera si richiama inoltre l’attenzione sulle possibili conseguenze per i minori, anche sul piano educativo, derivanti da simili iniziative.
Vaccinazioni e privacy, la precisazione del Garante
In queste settimane, informa una nota, il Garante Privacy ha ricevuto segnalazioni e richieste di chiarimenti a proposito di specifiche domande dei docenti o comportamenti volti ad acquisire, anche indirettamente, informazioni sull’avvenuta o meno vaccinazione, sia degli studenti (nella maggior parte dei casi minori) sia dei membri delle rispettive famiglie.
«Agli istituti scolastici non è consentito conoscere lo stato vaccinale degli studenti del primo e secondo ciclo di istruzione, né a questi (a differenza degli universitari) è richiesto il possesso e l’esibizione della certificazione verde per accedere alle strutture scolastiche – ricorda il Garante sulla base delle leggi vigenti – Per quanto riguarda i familiari, le amministrazioni scolastiche non possono trattare informazioni relative all’avvenuta o meno vaccinazione, ma limitarsi a verificare, mediante il personale autorizzato, il mero possesso della certificazione verde all’ingresso dei locali scolastici».
A proposito della deroga dall’indossare la mascherina nelle classi in cui tutti gli studenti abbiano completato il ciclo vaccinale o posseggano un certificato di guarigione in corso di validità, il Garante – prosegue la nota – conferma la collaborazione al Ministero dell’istruzione per individuare misure attuative che consentano di soddisfare le esigenze sanitarie di prevenzione epidemiologica e, allo stesso tempo, assicurino il rispetto della libertà di scelta individuale e il diritto alla protezione dei dati personali. Bisogna trovare modalità che non rendano identificabili gli studenti interessati, «anche al fine di prevenire possibili effetti discriminatori per coloro che non possano o non intendano sottoporsi alla vaccinazione».
