Neonato abbandonato ad Aprilia, Garante Privacy: “Il video della mamma non andava trasmesso” (Foto Pixabay per Pexels)

Neonato abbandonato ad Aprilia, Garante Privacy: “Il video della mamma non andava trasmesso”

Arriva il richiamo del Garante Privacy contro la pubblicazione delle immagini della mamma che ha abbandonato un neonato al pronto soccorso di Aprilia: “Lede la dignità della donna”. Il Coordinamento per le pari opportunità dell’Ordine nazionale dei giornalisti esprime sconcerto: “nelle immagini Rai si vede il volto della donna”

Le immagini delle telecamere di sicurezza “non avrebbero dovuto essere trasmesse, in quanto lesive della dignità della donna, in un momento di particolare fragilità”. Interviene il Garante Privacy sulla dolorosa vicenda della mamma che, venerdì sera, ha abbandonato un neonato davanti al pronto soccorso di Aprilia.

Le immagini delle telecamere di sorveglianza sono finite infatti sui telegiornali e online su diverse testate. E da più parti è stata denunciata la violazione dei diritti della donna, che ha lasciato il neonato in una struttura protetta quale un ospedale. Quale rispetto della deontologia giornalistica? La diffusione delle immagini ha sollevato anche l’azione del Coordinamento per le pari opportunità dell’Ordine nazionale dei giornalisti che ha espresso “sconcerto” per l’accaduto.

 

 

Garante Privacy: immagini lesive della dignità della donna

Ieri è arrivato il richiamo del Garante Privacy che in una nota ha spiegato: “Le immagini si pongono in evidente contrasto con le disposizioni della normativa privacy e delle regole deontologiche relative all’attività giornalistica, le quali – pur salvaguardando il diritto/dovere di informare la collettività su fatti di interesse pubblico – prescrivono agli operatori dell’informazione di astenersi dal pubblicare dettagli relativi alla sfera privata di una persona”.

Il Garante Privacy sottolinea che le immagini, “peraltro registrate per altre finalità”, “non avrebbero dovuto essere trasmesse, in quanto lesive della dignità della donna, in un momento di particolare fragilità”.

L’Autorità ritiene pertanto “doveroso invitare gli organi di stampa, i siti di informazione e i social media al più rigoroso rispetto delle disposizioni richiamate, astenendosi dall’ulteriore diffusione delle immagini e si riserva comunque gli eventuali interventi di competenza nei confronti delle testate che hanno violato le regole deontologiche”.

Il Coordinamento per le pari opportunità dell’Ordine nazionale dei giornalisti ha espresso “sconcerto per il servizio del TG1 RAI in cui sono state mandate in onda le immagini delle telecamere di sorveglianza che mostravano il momento in cui una donna, entrata in ospedale con una carrozzina, abbandonava il suo bimbo. Nelle immagini trasmesse dalla Rai si vede chiaramente il volto della donna. Le stesse immagini sono state poi pubblicate anche da altre testate”.

Così, prosegue la Cpo, “si contravviene a quelle che sono le basi della deontologia professionale e della privacy”. La Cpo dell’Ordine nazionale dei giornalisti ha deciso di segnalare la vicenda all’esecutivo, “affinché chieda ai consigli di disciplina territoriali competenti l’apertura di un procedimento disciplinare nei confronti delle testate che hanno diffuso il video”.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)