Sport trasloca sulla Pay Tv, Supermoney: ingiusto per il 72% dei telespettatori
Gli italiani che seguono lo sport in TV stanno per subire una grande delusione: gli Europei 2012 sono l’ultimo evento sportivo che viene trasmesso sulla Tv in chiaro; dalle prossime Olimpiadi lo sport trasloca sulla Pay Tv. Ma gli italiani non ci stanno a pagare per seguire le proprie passioni sportive: secondo il 72,2% dei telespettatori è ingiusto doversi per forza abbonare a una pay tv per seguire gli eventi sportivi. E’ quanto emerge da un sondaggio di SuperMoney, il portale di comparazione multi-comparto che confronta anche le tariffe di pay tv.
Lasciando da parte il 12% dei “fortunati” che hanno già un abbonamento alla pay tv, e potranno godersi i prossimi eventi sportivi per intero dal divano di casa, il restante 88% si arrangia come può: il 51% degli intervistati si accontenta della programmazione in chiaro, “anche se ridotta”; mentre i veri appassionati ricorrono alla “pay tv in prestito”, che è un fenomeno in crescita. Oltre un terzo degli italiani, infatti, guarda lo sport al bar o a casa di amici. Gratis.
Solo il 3% degli intervistati si è detto intenzionato a sottoscrivere, a breve, un contratto di pay tv. Ma c’è anche una minoranza significativa, pari al 27,8%, che ritiene giusto che siano le pay tv a trasmettere i grandi eventi sportivi, poiché offrono un servizio migliore, per cui vale la pena pagare. Oltre un quarto degli intervistati punta il dito contro la scarsa qualità delle tv in chiaro che non sono all’altezza della trasmissione di grandi manifestazioni sportive.
I servizi di pay tv non sono apprezzati soltanto per sport e calcio, ma anche per l’offerta di news (30,2%), per i documentari (50,9%) e per l’intrattenimento (il 94,3% degli intervistati ha scelto o sceglierebbe la pay tv per guardare film e serie tv, il 9,4% per i reality).
“Gli italiani, pur non essendo soddisfatti del servizio della televisione in chiaro, non sempre sono disposti a spendere per seguire le proprie passioni sportive sul piccolo schermo – commenta Andrea Manfredi, amministratore delegato di SuperMoney – Chi vuole guardare lo sport in tv, ma anche chi si interessa di news, cinema, documentari, si trova di fronte a un bivio: accontentarsi dell’offerta spesso insufficiente della televisione in chiaro, oppure sostenere i costi di un abbonamento alla pay tv. La soluzione? Forse la tv in chiaro dovrebbe iniziare a rinnovarsi e ad ascoltare con più attenzione le esigenze del suo pubblico: un primo passo in questa direzione è già stato fatto con l’avvento del digitale terrestre, che ha iniziato ad ampliare l’offerta televisiva. Naturalmente – conclude Manfredi – ben venga la pay tv, purché non sia l’unica soluzione per vedere programmi di qualità”.
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Pian Pianino la RAI già ci deruba con l’abbonamento “obbligatorio” oltre a trasmettere nel periodo estivo uno schifo di programmi (quindi un quarto dell’abbonamento lo dovrebbe scontare) aumenta ogni anno il costo e trasferisce (vende) i migliori programmi alle pay-tv anche lo sport viene meno e continueranno a propinarci informazioni pilotate dalla lottizzazzione che vogliono attuare i partiti.Fra poco chiederò di sigillarmi il televisore e mi dedicherò ad altro che,in fondo mi farà più bene alla salute