
Consumatori, Garante avvia azioni per rafforzare il monitoraggio prezzi (Foto Pixabay)
Consumatori, Garante avvia azioni per rafforzare il monitoraggio prezzi
Il Garante avvia azioni per rafforzare il monitoraggio dei prezzi. I commenti dei Consumatori, fra richieste di panieri “salva-spesa” e di fatti concreti
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha dato mandato al Garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo, di “avviare le azioni necessarie per una più stretta collaborazione con le Regioni per il monitoraggio delle dinamiche di variazione nei territori“.
Basterà? Le associazioni dei consumatori si dividono fra l’apprezzamento dell’azione di sorveglianza sui prezzi e la considerazione che servano più “fatti” e interventi contro il timore di speculazioni.
Assoutenti: si studi un paniere di beni a prezzi calmierati
“Con la decisione di rafforzare specie a livello locale le azioni di monitoraggio sui prezzi, il Mimit ha accolto in pieno la proposta lanciata da Assoutenti nel corso dell’ultima riunione della Commissione di allerta rapida”, afferma ad esempio Assoutenti.
«La decisione del Ministro Urso va nella direzione da noi chiesta di rafforzare la rete regionale di sorveglianza sui prezzi – dice il presidente Furio Truzzi – Le regioni e gli enti locali possono e debbono giocare un ruolo fondamentale nel controllo dei listini al dettaglio e nella segnalazione immediata di rialzi ingiustificati o anomali dei prezzi, ma possono fare ancora di più. Abbiamo proposto infatti l’attivazione a livello locale di panieri di beni di prima necessità a prezzi calmierati, in modo da sostenere le famiglie in difficoltà ed evitare un drastico calo dei consumi. In tal senso rivolgiamo un appello al Garante dei prezzi affinché si attivino subito tavoli regionali tra assessori al commercio, categorie economiche, Gdo e consumatori per la realizzazione di panieri “salva-spesa”».

UNC: servono fatti, non monitoraggi
Di segno opposto il commento dell’Unione Nazionale Consumatori che chiede non più monitoraggi ma “fatti”.
Spiega il presidente Massimiliano Dona: «Siamo stufi dei monitoraggi! Servono i fatti! È dal 2002, ossia da quando è arrivato l’euro, che si fanno osservatori, riunioni, moral suasion, commissioni. Tutte chiacchiere! Per monitorare i prezzi esiste già l’Istat, alla quale abbiamo chiesto, senza per ora risultati, di potenziare le sue rilevazioni, ampliando ad esempio quelle territoriali. Ma o dai monitoraggi si passa all’azione, o se chi specula lo può continuare a fare allegramente non si va da nessuna parte. La speculazione va definita come una pratica scorretta».
Codacons: prezzi, qualcosa non va
Per il Codacons le azioni di rafforzamento del monitoraggio prezzi sono positive ma “serve una battaglia più incisiva contro le speculazioni”.
«Sul fronte dei listini al dettaglio qualcosa non va nel nostro paese – commenta il presidente Carlo Rienzi – Nonostante il crollo dell’energia e il calo delle bollette, per i beni primari come alimentari e carrello della spesa i prezzi continuano a salire con percentuali a due cifre, rispettivamente del +11,9% e +11,3% su base annua, al punto che solo per cibi e bevande un nucleo, a parità di consumi, spende in media 915 euro in più all’anno. È evidente che qualcuno sta speculando sulla pelle dei consumatori, evitando di ribassare i listini nonostante vi siano tutte le condizioni per una discesa dei prezzi».
L’associazione chiede di fare controlli presso produttori e negozi e di verificare “possibili anomalie nella formazione dei prezzi al dettaglio”.
Federconsumatori: monitoraggi più capillari, i beni primari aumentano del 14%
Per Federconsumatori la notizia è positiva ma serve un monitoraggio a livello “almeno provinciale”.
«Più si alza il livello di prossimità delle rilevazioni, più il monitoraggio sarà attento e preciso nel rilevare dinamiche dei prezzi poco chiare», afferma Michele Carrus, presidente Federconsumatori che partecipa alla Commissione di allerta rapida.
“La nostra proposta chiede, in tal senso, di coinvolgere le prefetture nel monitoraggio, da condurre con la collaborazione con le Associazioni dei Consumatori riconosciute, attraverso strumenti digitali avanzati di rilevazione dei prezzi di un paniere di prodotti fondamentali, per trasmettere tempestivamente i dati e attivare interventi, appunto, rapidi, come richiama il nome e la finalità della commissione e come richiede la situazione – spiega l’associazione – Apprezziamo l’intervento del Ministro teso al contrasto all’inflazione e al caro prezzi, ma chiediamo un maggiore impegno, soprattutto alla luce degli aumenti incredibili registrati nel corso dell’ultimo anno: dal monitoraggio dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori dei prezzi di un paniere di 30 prodotti fondamentali emerge, infatti, un aumento medio del 14% (in termini tendenziali) a fronte di un tasso di inflazione del 7,6% a maggio”.

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