Fisco e sanità, cosa prevede il documento di bilancio 2022
Il CdM ha approvato il Documento programmatico di bilancio per il 2022. Fisco: rinviate al 2023 plastic tax e sugar tax; l’Iva sugli assorbenti passa dal 22% al 19%. Aumentato il Fondo sanitario nazionale di 2 miliardi l’anno fino al 2024
Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri il “Documento programmatico di bilancio per il 2022”, che illustra le principali linee di intervento che verranno declinate nel disegno di legge di bilancio e gli effetti sui principali indicatori macroeconomici e di finanza pubblica. La manovra di bilancio, spiega la nota ufficiale di Palazzo Chigi, «ha l’obiettivo di sostenere l’economia nella fase di uscita dalla pandemia e rafforzare il tasso di crescita nel medio termine. Si mira inoltre a ridurre il carico fiscale per famiglie e imprese».
Fisco: taglio al 10% dell’Iva sugli assorbenti
Sugli interventi previsti e relativi al fisco, il documento prevede «un primo intervento di riduzione degli oneri fiscali; il rinvio al 2023 della plastic tax e della sugar tax; il taglio dal 22% al 10% dell’Iva su prodotti assorbenti per l’igiene femminile. Si stanziano risorse per contenere gli oneri energetici nel 2022».
La nota non specifica di quante risorse si parli, mentre ieri circolava la voce di un fondo con uno stanziamento di un miliardo di euro per il taglio delle bollette.
Sanità, aumentato il Fondo sanitario nazionale
Interventi anche sul versante della sanità.
«Il Fondo Sanitario Nazionale viene incrementato, rispetto al 2021, di 2 miliardi in ciascun anno fino al 2024. Nuove risorse sono destinate al fondo per i farmaci innovativi e alla spesa per i vaccini e farmaci per arginare la pandemia COVID-19».
Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato che «la stagione dei tagli è definitivamente chiusa». Il Fondo aumenterà di 2 miliardi nel 2022, di 4 miliardi nel 2023 e di 6 miliardi nel 2024. Scrive infatti Speranza su Facebook:
«Quando sono diventato ministro della Salute il fondo sanitario nazionale aveva circa 114 miliardi di Euro. Oggi siamo arrivati a 122 miliardi con una crescita in pochi mesi che non si era mai vista prima. Ora confermiamo gli investimenti fatti che diventano permanenti e ci impegniamo ad accrescere ancora il fondo di 2 miliardi nel 2022, di 4 nel 2023 e di 6 nel 2024 quando si arriverà a 128 miliardi complessivi. La stagione dei tagli è definitivamente chiusa. La forza del nostro Servizio Sanitario Nazionale è la premessa per la ripartenza dell’Italia».
Cittadinanzattiva: la risorse riducano le disuguaglianze
È una misura, l’incremento del Fondo sanitario nazionale, che piace a Cittadinanzattiva. L’associazione chiede che le risorse vengano investite per ridurre le disuguaglianze in sanità ancora persistenti fra i cittadini e i diversi territori.
«Esprimiamo grande soddisfazione per l’incremento del Fondo sanitario nazionale e per l’annuncio della sua stabilizzazione. Investire sulla spesa corrente è fondamentale, infatti, per completare e dare continuità alle riforme e agli investimenti previsti nel PNRR», ha detto Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva.
«Ci impegneremo affinché tali risorse possano contribuire a ridurre le condizioni di disuguaglianza che caratterizzano il nostro territorio dal punto di vista sanitario, e che siano finalizzate ad accrescere numero e competenze del personale sanitario – come già previsto con l’incremento delle borse di studio per gli specializzandi – a rafforzare i servizi e le iniziative dedicate alla prevenzione e alla promozione della salute, ad abbattere le liste di attesa in particolare per le prestazioni rimaste sospese a causa del covid. Anche con queste misure – conclude Mandorino – garantiremo che il SSN, che si è rivelato il valore aggiunto per il nostro Paese in tempo di emergenza sanitaria, sia preservato nei suoi valori di universalità, solidarietà ed equità».