Sconti gonfiati, Federconsumatori: promozioni fasulle sul Black Friday (Foto di Kevin Sanderson da Pixabay)

Attenzione agli sconti gonfiati per il Black Friday. Il taglio ai prezzi in occasione di questo evento di consumo spesso potrebbe non essere allettante come sembra. La friggitrice ad aria che cerchiamo da tempo viene venduta con lo sconto del 20%? Può accadere che il taglio del prezzo si fermi all’8% perché a ridosso del Black Friday il prezzo era lievitato. Ci sono sconti del 20 o 30% che in realtà si fermano a percentuali inferiori. C’è qualche prodotto in realtà venduto a prezzo invariato. E qualcuno che viene presentato come in offerta ma costa di più. Sono i casi di sconti gonfiati o fasulli monitorati da Federconsumatori in occasione del Black Friday, che ufficialmente cade il 24 novembre ma ormai è in corso da giorni sia online sia nei negozi.

 

Federconsumatori Black Friday e sconti gonfiati, novembre 2023

 

Black Friday e sconti gonfiati

Come ogni anno, denuncia Federconsumatori, non mancano comportamenti scorretti di chi aumenta il prezzo dei prodotti “in modo da far apparire ancor più convenienti sconti in realtà pressoché irrilevanti e in alcuni casi del tutto inesistenti”.

L’associazione sta monitorando la situazione e in molti casi ha trovato che gli sconti reclamizzati sono ingannevoli. Il confronto è stato fatto soprattutto su prodotti di elettronica e piccoli elettrodomestici.

Spiega Federconsumatori: “Gli sconti stellari promossi su alcuni prodotti, in realtà, sono spesso molto “gonfiati”: su alcuni prodotti lo sconto promosso supera il 20%, ma in realtà il vero sconto sfiora l’8%. Ma vi sono casi ancora peggiori: alcuni prodotti, infatti, vendono venduti in occasione del Black Friday a prezzi maggiori di quelli applicati in precedenza. Rientrano in questa tipologia, tra i prodotti monitorati dal nostro osservatorio, il cappuccinatore elettrico e il forno a microonde”.

Stando al monitoraggio effettuato dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, gli sconti “esagerati” rispetto a quelli realmente applicati riguardano soprattutto il settore dell’elettronica e dei piccoli elettrodomestici, nonché quello dei giocattoli, meno il comparto dell’abbigliamento e il settore alimentare, che comunque non sono indenni da questi fenomeni.

«Comportamenti a nostro avviso inaccettabili – afferma Michele Carrus, presidente di Federconsumatori – a maggior ragione alla luce della situazione di difficoltà che coinvolge molte famiglie. Appare evidente che, in questa maniera, alcuni esercenti consapevoli del fatto che gran parte dei cittadini effettuano ora gli acquisti per le festività natalizie, stiano approfittando di questo periodo per aumentare i propri introiti in vista di un Natale che si preannuncia quanto mai “magro”».


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