Come fare per… proteggere i bambini dal colpo di calore (Foto di Pam Patterson da Pixabay)

Proteggere i bambini dal caldo e dalle ondate di calore. È l’imperativo dei giorni di caldo intenso e ancor più di quelli da bollino rosso, quando le ondate di calore persistono e rappresentano un rischio per la salute, e non solo per le persone più fragili, come anziani e bambini. Il caldo intenso, associato ad altri fattori peggiorativi (umidità, luoghi chiusi, scarsa aerazione, vestiti spessi) può infatti essere causa di patologie da calore quali crampi da calore, esaurimento da calore o colpo da calore, specie in età pediatrica.

Come proteggere i bimbi dal colpo di calore?

Ma come fare per proteggere i bambini dal colpo di calore? Qualche indicazione utile arriva, come ogni anno, dalla Società italiana di Pediatria, che mette nero su bianco i consigli per gestire i bambini in estate. Alcuni si ripetono ma sono fondamentali. Prima di tutto: bere molta acqua anche se non si sente sete. Questa la prima regola suggerita dalla Società italiana di pediatria per proteggere i bambini dalle malattie da calore, come il colpo di calore o i crampi. È poi utile far indossare ai piccoli abiti larghi di colore chiaro e cappelli leggeri, limitare l’attività fisica all’aperto nelle ore centrali della giornata ed educare i bambini ad andare in luoghi freschi e riparati dal sole, idratarsi e riposarsi immediatamente ogni volta che si sentono surriscaldati.

“Al mare fare attenzione agli orari, soprattutto con bambini molto piccoli – ricordano i pediatri – L’orario ideale per portarli in spiaggia è fino alle 9.30-10 di mattina e dopo le 16.30 il pomeriggio, tenendo comunque sempre conto delle temperature esterne. Ricordare che fino ai 6 mesi i bambini non andrebbero mai esposti al sole e che le creme solari non sono consigliate, in quanto la cute è molto sottile e delicata, dunque più permeabile alle eventuali sostanze chimiche presenti nei filtri solari. Dai 6 mesi in poi è importante applicare creme solari con fattore protettivo alto: +50 fino ai tre anni, almeno +30 dopo, facendo sempre attenzione al fototipo del bambino, che specie se chiaro richiede maggiore protezione. Inoltre, bagnare frequentemente la testa e la nuca con acqua fresca, specie se i bimbi sono esposti al caldo per molto tempo”.

«Per mantenere costante la temperatura corporea tra i 35 e i 37 gradi e mezzo -specifica la Presidente della Sip, la professoressa Annamaria Staiano- l’organismo genera calore e lo disperde raffreddandosi grazie alla sudorazione. Questo sistema di raffreddamento naturale, quando fa molto caldo, può progressivamente ‘andare in crisi’: ciò fa sì che la temperatura corporea raggiunga livelli pericolosi. Il caldo intenso, associato ad altri fattori come umidità, luoghi chiusi, scarsa aerazione, vestiti spessi, possono essere causa di patologie da calore».

«È bene innanzitutto evitare l’esposizione nelle ore più calde della giornata, quindi fare una pausa, magari in corrispondenza delle ore del pranzo, anche nelle giornate trascorse al mare- aggiunge Staiano- un buon modo per difendersi è stare all’ombra, in un luogo se possibile ventilato, bere ed evitare pasti troppo impegnativi, privilegiando il consumo di frutta e verdura. Queste indicazioni, è bene ricordarlo, valgono anche per gli anziani, i nonni, un’altra categoria fragile e preziosa da proteggere».

Il colpo di calore

Il colpo di calore è emergenza medica che rappresenta un pericolo per la vita e richiede cure mediche intensive e urgenti per controllare ed abbassare la temperatura corporea. I bambini sono a rischio di colpo di calore se sono vestiti troppo o praticano attività fisica intensa quando fa molto caldo e non bevono abbastanza liquidi.

I sintomi del bambino che ha un colpo di calore sono:

  • forte mal di testa
  • debolezza, vertigini
  • confusione
  • nausea
  • accelerazione del respiro e del battito cardiaco
  • perdita di conoscenza
  • convulsioni
  • poca o assenza di sudorazione
  • cute arrossata, calda e secca
  • temperatura corporea > di 40 ° C

Se ci si trova in questa situazione, bisogna chiare subito il 118.

I crampi da calore

I crampi da calore sono contrazioni muscolari improvvise, molto dolorose, di breve durata che interessano i muscoli delle gambe, braccia, addome.

Possono verificarsi durante o dopo un’attività fisica intensa in condizioni di caldo estremo e sono dovuti alla notevole perdita di liquidi e sali dovuta all’intensa sudorazione. Sebbene molto dolorosi, i crampi da calore non sono di per sé gravi, ma possono essere il primo segno di una più grave malattia da calore, quindi dovrebbero essere trattati immediatamente per evitare problemi. In caso di crampi da calore, bisogna interrompere subito l’esercizio fisico, condurre il bambino in un luogo fresco, farlo sedere o sdraiare e offrirgli bibite contenenti zuccheri e sali minerali. Anche lo stretching e il massaggio delicato dei muscoli coinvolti sono utili per alleviare la sintomatologia.


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