Antinfluenzale, continuano gli incontri per aumentare le dosi in farmacia
Proseguono gli incontri al Ministero della Salute sulle dosi di vaccino antinfluenzale disponibili in farmacia. Per i farmacisti le 250 mila previste finora non bastano
Rispondere al bisogno di salute dei cittadini non a rischio che vorranno vaccinarsi contro l’influenza. Proseguono gli incontri al Ministero della Salute sulla questione dei vaccini antinfluenzali in farmacia. Questione quest’anno particolarmente delicata.
C’è infatti la necessità di vaccinare contro l’influenza le persone più fragili ed esposte, gli anziani, i bambini. E c’è la domanda di vaccino in arrivo dai cittadini che chiederanno l’antinfluenzale in farmacia. Qualche giorno fa l’intesa Stato-Regioni ha raggiunto un accordo per rendere disponibile in farmacia una quota minima di vaccino antinfluenzale pari all’1,5%, circa 250 mila dosi. Ma per i farmacisti non bastano, perché la richiesta supererà il milione.
Antinfluenzale in farmacia, incontro al Ministero
Così si è svolto ieri un nuovo incontro fra i rappresentanti del Ministero della Salute e delle rappresentanze dei farmacisti (FOFI, Federfarma e Assofarm) per discutere della disponibilità dei vaccini antinfluenzali nelle farmacie di comunità.
Il Ministero, informano i farmacisti in una nota, «ha convenuto sulla correttezza di queste osservazioni e ha attivato i dovuti canali per trovare entro i prossimi giorni una soluzione che consenta di rispondere ai bisogni della popolazione non compresa nelle categorie a rischio».
La priorità è quella di vaccinare le categorie a rischio e le persone fragili. Ma con la pandemia da coronavirus, e la raccomandazione di fare l’antinfluenzale per evitare la sovrapposizione dell’influenza e del Covid, e per aiutare i medici a distinguere i sintomi, è facile prevedere che tanti chiederanno di vaccinarsi. Per i farmacisti, la richiesta potrebbe arrivare a 1,5 milioni di dosi.
I farmacisti: la richiesta potrebbe raggiungere 1,5 milioni di dosi
«I rappresentanti dei farmacisti e delle farmacie – informa una nota congiunta – hanno naturalmente convenuto sulla necessità di assicurare la massima copertura possibile contro l’influenza stagionale alle categorie a rischio – bambini, anziani e malati cronici. Hanno altresì ribadito l’importanza di poter garantire, ai fini di limitare la circolazione del virus influenzale, analoga copertura alla popolazione attiva: le persone che ogni giorno si recano al lavoro, frequentano i mezzi pubblici e hanno una più intensa vita di relazione».
Le Regioni hanno così deciso di destinare una parte dei vaccini alle farmacie ma la quantità prevista, pari a circa 250 mila dosi, «è assolutamente insufficiente a raggiungere questo obiettivo, soprattutto quest’anno, quando si prevede un notevole aumento della richiesta, che potrebbe raggiungere 1,5 milioni di dosi rispetto a una media di circa un milione».