Caschi da bici, Altroconsumo: alcuni non garantiscono sicurezza
Dopo aver ottenuto le rassicurazioni da parte del Ministero dei Trasporti che si è detto pronto a ritirare dal mercato i caschi integrali difettosi, Altroconsumo ha analizzato i caschi da bici per bambini rilevando, anche in questo settore, alcune anomalie: alcuni caschi da bici, fatti per proteggere i più piccoli, non garantiscono la sicurezza che promettono e sono stati segnalati al ministero.L’Associazione ha sottoposto i caschi del test alle stesse prove previste dalla normativa europea sui caschi per ciclisti. Due modelli non le hanno superate: il primo è il caschetto Rudy Project Fyol, che fallisce gravemente la prova di sicurezza (non solo non assorbe a sufficienza i colpi, ma viene scalzato prima della caduta); il secondo è Topbike CQ04 venduto da Carrefour, eliminato perché si sfila troppo facilmente, nonostante le regolazioni e la chiusura. Ma non solo.
Oltre alle prove ufficiali abbiamo testato i caschi con prove extra molto severe, non previste dalla norma (per esempio l’impatto al suolo con maggiore velocità, la resistena al calore…), che riteniamo necessarie per garantire la sicurezza di chi li usa.

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