Epatite A, Ministero Salute: consumare frutti di bosco surgelati previa cottura
Consumare i frutti di bosco surgelati solo ed esclusivamente previa cottura. E’ questa la raccomandazione che il Ministero della Salute ha diffuso ai consumatori dopo l’incremento del numero di casi umani di epatite A che si è verificato a partire da gennaio scorso. Recentemente, dopo una diminuzione delle segnalazioni, sono stati notificati diversi nuovi casi in soggetti che hanno riferito il consumo di frutti di bosco misti surgelati non cotti.
Il Ministero ricorda che il virus dell’epatite A, infatti, sopravvive a basse temperature, ma viene rapidamente inattivato dal calore. Per esempio, facendo bollire i frutti di bosco per almeno 2 minuti viene garantita la salubrità dell’alimento.
Agli operatori industriali e artigianali del settore, infine, il Ministero raccomanda di utilizzare sistemi di sanificazione attivi contro batteri e virus al fine di minimizzare il rischio di contaminazione crociata attraverso gli impianti, gli ambienti, le linee di produzione e gli strumenti. Il virus dell’epatite A è molto persistente nell’ambiente.
Si deve considerare, nelle procedure aziendali di gestione del rischio, basate sul sistema HACCP, il pericolo di virus quali HAV e Norovirus, così come batteri patogeni (es. Salmonella ed E.coli VTEC), tenendo conto delle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per il campionamento e l’analisi.
Per chi impiega a livello di produzioni artigianali o di ristorazione frutti di bosco surgelati, ad esempio per frullati, preparazioni di frutta, guarnizioni di dolci, di yogurt o di gelati si raccomanda l’impiego solo previa cottura. Il trattamento termico sicuramente efficace è la bollitura dei frutti per almeno due minuti.
Queste le precauzioni. Tuttavia c’è un folto gruppo di consumatori che ha consumato i prodotti ritirati dal mercato con tutte le conseguenza. I marchi coinvolti sono diversi, da Green Ice a Picard e Buitoni. L’ultimo caso è avvenuto due giorni fa a Torino, nell’Ipercoop di via Livorno, dove è stato ritirato dal mercato il lotto numero 3144088803 della linea “La Valle degli Orti” di Buitoni (data di produzione 24 maggio 2013 e termine minimo di conservazione maggio 2015). Per tutelare questi consumatori, il Codici sta avviando azioni risarcitorie.
L’Associazione invita tutti i consumatori che hanno acquistato e consumato i prodotti in questione a rivolgersi all’Associazione per avere informazioni ed ottenere gli eventuali risarcimenti. Lo Sportello Legale Codici è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00, tel. 065571996, e-mail: segreteria.sportello@codici.org.
Bisogna che il Ministero della Salute, oltre a pubblicizzare adeguatamente il decreto, obblighi i produttori ad un’etichettatura conseguente agli obblighi imposti (analoghi alla commercializzazione del latte crudo “da consumarsi solo previa bollitura”) ed i supermercati ed altri punti vendita che detengono prodotti non ancora etichettati di non venderli finché non siano dotati di etichette adeguate, magari con cartelli di avviso sugli scaffali in corrispondenza dei prodotti (sempre in analogia con i cartelli posti obbligatoriamente sui distributori automatici di latte crudo). Un consumatore che da oggi ritenga di esserne danneggiato potrà far causa non solo al punto vendita ed al produttore che si deve attivare in base alla tracciabilità dei suoi prodotti, ma a chiunque sia inadempiente .