Malaria: muore bimba di 4 anni. Primo caso dopo 30 anni
Nessuna vacanza in un paese esotico, solo il mare di Bibione sulla riviera veneta. Eppure non c’è stato niente da fare per la bimba di quattro anni morta di malaria. Figlia di una coppia italiana residente a Trento, è arrivata in condizioni gravissime a Brescia dall’ospedale della sua città. La diagnosi non ha lasciato speranze: malaria cerebrale, la forma più grave della malattia. Questo tipo aggressivo di morbo viene trasmesso dal Plamodium Falciparum, la specie più aggressiva di un protozoo parassita trasmesso dalla zanzara Anopheles. La morte, nei casi più gravi, può arrivare entro 24 ore.
Se venisse confermato, sarebbe il primo caso da oltre trent’anni. L’ipotesi più accreditata al momento, secondo gli infettivologi dell’Università bresciana, sarebbe quella secondo la quale una zanzara abbia punto qualcuno infetto, magari dopo un viaggio, e poi abbia trasmesso il plasmodio alla bimba.
La malattia è diffusa prevalentemente nell’Africa Sub-sahariana, in Asia, in America centrale e del Sud. Sul caso la magistratura ha aperto un fascicolo e al momento non si esclude che la piccola possa essere stata infettata da una zanzara giunta dall’estero in qualche bagaglio.
Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha chiesto una relazione sull’accaduto all’Assessorato alla salute della Provincia Autonoma di Trento e ha inviato un gruppo di esperti per accertare le modalità del contagio, considerato che la bambina non risulterebbe aver effettuato viaggi all’estero in paesi a rischio. Del gruppo faranno parte anche esperti di malattie infettive e tropicali ed esperti dell’Istituto Zooprofilattico. ha chiesto una relazione all’Assessorato alla salute della Provincia Autonoma di Trento e ha inviato un gruppo di esperti presso l’ospedale Santa Chiara di Trento per accertare le modalità del contagio.
