Stop all’Osservatorio contro il gioco d’azzardo. Codacons: “Governo avalla ludopatia”
Nella manovra 2025 scompaiono l’Osservatorio per il contrasto al gioco d’azzardo e il fondo ad hoc. Codacons: “Lo Stato diventa sempre più “biscazziere” a tutto vantaggio della piaga della ludopatia”
Arriva un’estrazione settimanale aggiuntiva per Lotto e Superenalotto ma scompaiono il fondo ad hoc e l’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave, istituito presso il ministero della Salute. È il frutto della manovra 2025 e di un suo articolo, il 66, che abroga, spiega il Sole 24 Ore, “le norme relative all’istituzione del fondo da 50 milioni di euro previsto nella legge di bilancio del 2015 e quelle sull’Osservatorio (ricostituito presso il ministero della Salute, dopo un primo triennio 2016-2019, con il decreto interministeriale del 12 agosto 2019)”.
Perplessità viene dall’ex ministro della salute Renato Balduzzi, che sempre al Sole 24 Ore spiega: «Vengono fatti confluire in unico fondo e un unico Osservatorio per tutte le forme di dipendenza le risorse e le attività attualmente in capo all’esistente fondo e Osservatorio specificamente dedicati al contrasto del gioco d’azzardo e alle relative patologie». Una decisione della quale «non si comprendono le ragioni, dal momento che il fondo e l’Osservatorio funzionano e svolgono compiti importanti in ordine alle patologie legate all’azzardo».
Gioco d’azzardo, numeri record
Tutto questo in un contesto di crescita dei numeri del gioco d’azzardo. I numeri del gioco d’azzardo in Italia sono in crescita da anni e macinano record dopo record. Dalla pandemia in avanti c’è stata poi la crescita enorme del gioco online, che ha finito per sorpassare il gioco fisico.
Fra il primo gennaio e il 31 luglio 2024 la raccolta da gioco d’azzardo ammontava già a 90 miliardi di euro. A questo ritmo quest’anno si arriverà intorno a 160 miliardi di euro giocati, superiori al record dello scorso anno. La campagna Mettiamoci in gioco e la Consulta Antiusura San Giovanni Paolo II hanno già lanciato l’allarme: “Lo Stato non può fare cassa sui danni arrecati ai cittadini”.
Codacons: “Il Governo avalla la dipendenza da gioco d’azzardo”
Il rischio è quello di aumentare povertà, sovraindebitamento per le famiglie coinvolte, dipendenza. E proprio sulla piaga della ludopatia e della dipendenza da gioco d’azzardo si sofferma anche il Codacons.
Con lo stop all’Osservatorio per il contrasto all’azzardo, afferma l’associazione, “lo Stato diventa sempre più “biscazziere” a tutto vantaggio della piaga della ludopatia, che vedrà crescere i giocatori problematici, già oggi stimati in 1,2 milioni in Italia”.
«L’esecutivo, con la decisione di non prorogare il fondo da 50 milioni di euro istituito per tale specifico Osservatorio, avalla il fenomeno della dipendenza da gioco d’azzardo, che come noto crea nel nostro Paese tragedie economiche, familiari e sociali con costi per la collettività stimati in almeno 7 miliardi di euro annui – commenta il presidente Carlo Rienzi – È un paradosso che a fronte della forte crescita del giro d’affari del gioco in Italia, che ha raggiunto quota 150 miliardi di euro nel 2023, i fondi per il contrasto delle dipendenze non solo non aumentano, ma vengono bloccati, una decisione scellerata che deve trovare la netta opposizione di tutte le realtà che si battono contro il gioco d’azzardo».