Ansia e stress, Nomisma: diffusi già fra gli studenti della scuola primaria
Per otto insegnanti su dieci, ansia e stress sono in deciso aumento fra gli studenti. Per tre insegnanti su quattro, aumentano aggressività ma anche noia fra i ragazzi. I risultati di un’indagine Nomisma sui comportamenti degli studenti e la percezione degli insegnanti
Ansia e stress sono diffusi fra gli studenti già dalla scuola primaria. Per otto insegnanti su dieci, ansia e stress sono in deciso aumento fra gli studenti. Per tre insegnanti su quattro, aumentano aggressività ma anche noia. Allo stesso tempo, diminuiscono fra gli studenti l’attenzione in classe e l’interazione con i compagni. È il quadro dei comportamenti degli studenti che emerge dalle risposte dei loro maestri e insegnanti, riportate da un’indagine Nomisma su un panel di docenti di scuola primaria, secondaria di primo e di secondo grado.
Lo studio punta l’attenzione sui comportamenti degli studenti nel contesto post-pandemia e sulla percezione degli insegnanti rispetto ai “rischi del mestiere” legati alla professione.
La maggioranza dei docenti, spiega una nota stampa di Nomisma, “identifica nei comportamenti degli alunni il principale rischio connesso alla propria professione, con il tema della sorveglianza e supervisione degli alunni che rappresenta un fonte di crescente preoccupazione”.
Come si comportano gli studenti?
Secondo la maggioranza dei docenti, informa Nomisma, “sono drammaticamente diminuite l’attenzione in classe (per il 78% degli intervistati) e l’interazione tra gli alunni (per il 29%). Ma i dati più preoccupanti riguardano ansia e stress, rilevati in deciso aumento dall’81% dei docenti intervistati, situazioni che iniziano a manifestarsi tra gli studenti già a partire dalla scuola primaria. Nel complesso, 3 insegnanti su 4 hanno inoltre notato un aumento sia dei comportamenti aggressivi, sia di indolenza e noia tra gli alunni”.
Allo stesso tempo, va anche detto che un docente su due indica fra i ragazzi un maggiore rispetto delle diversità e inclusione e, in un caso su cinque, anche maggior impegno civico rispetto al passato.
«In questo scenario, caratterizzato da diversi elementi meritevoli di attenzione, i docenti si sentono oggi poco rispettati dai propri alunni, rispetto che nel 74% dei casi ritengono essere diminuito o molto diminuito in confronto ai primi anni di insegnamento – ha detto Paola Piccioni, Project Manager di Nomisma – La percezione risulta ancor più accentuata soprattutto tra gli insegnanti che hanno alle spalle oltre 20 anni di esperienza».
Gli insegnanti e i rischi del mestiere
Dalla ricerca risulta che il 71% dei docenti identifica nei comportamenti degli alunni uno tra i principali rischi connessi alla propria professione, acuito spesso dalla mancanza di risorse e supporto da parte dell’istituzione scolastica (per il 47% dei rispondenti). E se solo per un docente su quattro in classe e a scuola gli alunni rispettano le regole di comportamento, risulta molto sentito il tema della sorveglianza e supervisione degli alunni, considerato fonte di preoccupazione per il 41% degli insegnanti. Questo determina forti momenti di stress e fenomeni di burn out ed esaurimento, in entrambi i casi per il 42% dei rispondenti.