Fondo efficienza energetica, Corte dei Conti: poche richieste. MDC: estenderlo a famiglie o condomini
Fondo nazionale per l’efficienza energetica, Corte dei Conti: a quattro anni dall’istituzione del Fondo erogati solo 2,8 milioni di euro sui 310 stanziati. MDC: modificare il fondo ed estenderlo a famiglie o condomini
«A quattro anni dall’istituzione del Fondo nazionale per l’efficienza energetica, solo 2,8 milioni di euro, sui 310 stanziati, sono stati erogati per il finanziamento di progetti di efficientamento o di riduzione dei consumi di energia, un fallimento che deve indurre il Mase a modificare integralmente la misura estendendola anche alle famiglie o almeno ai condomini».
È quanto dichiara Francesco Luongo, portavoce nazionale del Movimento Difesa del Cittadino a commento della delibera della Corte dei Conti n. 26/2023/CCC che ha sostanzialmente certificato il flop della iniziativa richiedendo specifici correttivi al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase) e a Invitalia.
Corte dei Conti: Fondo nazionale efficienza energetica, erogati solo 2,8 milioni (su 310)
La Corte dei Conti evidenzia appunto che “a quattro anni dall’istituzione del Fondo nazionale per l’efficienza energetica, solo 2,8 milioni di euro, sui 310 stanziati, sono stati erogati per il finanziamento di progetti di efficientamento o di riduzione dei consumi di energia, con un risparmio energetico conseguito di 11.000 Tonnellate equivalenti di petrolio (Tep), a fronte dei 15,5 milioni indicati al 2020 come uno degli obiettivi nazionali raggiungibili con il concorso di tutte le misure adottate nel settore”.
L’analisi della Corte, approvata con Delibera n. 26/2023/CCC, evidenzia inoltre che “la bassa performance registrata dal Fondo è strettamente legata alla sua scarsa attrattività”.
Molte aree geografiche (quasi tutto il centro-Italia), spiega la Corte, “dimostrano poco interesse per la misura e, nei casi di Veneto, Puglia e Sardegna, l’interesse si mostra del tutto assente, vista l’assoluta mancanza di richieste avanzate da imprese e pubbliche amministrazioni per la concessione di garanzie”.
MDC: richiesta della PA quasi inesistente
«Particolarmente deludente – afferma ancora Luongo – la quasi inesistente richiesta di fondi da parte delle Pubbliche amministrazioni a cui, insieme alle imprese Esco (Energy Service Companies), era destinata la misura. Per il Movimento Difesa del Cittadino i correttivi proposti dalla Corte dei Conti non scardineranno il sostanziale disinteresse per le agevolazioni attestato dalle sole 73 domande presentate di cui addirittura soltanto 26 deliberate positivamente. Trattandosi di risorse pubbliche finalizzate al risultato di una maggiore efficienza energetica del Paese, l’Associazione di consumatori – conclude il portavoce MDC – chiede una radicale modifica della norma istitutiva che, in materia di riqualificazione energetica degli edifici, ampli la platea dei beneficiari alle famiglie o almeno ai condomini».