Commissione Ue avvia Coalizione per le competenze digitali
Il 45% dei cittadini europei possiede solo competenze digitali di base. Troppo poco, per partecipare al mercato digitale europeo e per essere al passo con le possibilità offerte dalle nuove tecnologie. La Commissione europea ha avviato ieri la Coalizione per le competenze e le occupazioni digitali, in collaborazione con Stati, imprese, parti sociali, ong e operatori dell’istruzione, per soddisfare la domanda di competenze digitali in Europa. I partner – fra i quali gruppi quali European Digital SME Alliance e Google – si impegnano a ridurre ulteriormente il deficit in materia di competenze digitali.
La coalizione per le competenze e le occupazioni digitali è una delle dieci iniziative proposte dalla Commissione nell’ambito dell’agenda per le nuove competenze per l’Europa, presentata a giugno di quest’anno. I componenti della Coalizione, spiega Bruxelles, si impegnano a “ridurre il deficit di competenze a tutti i livelli, dalle competenze specialistiche TIC di alto livello alle competenze necessarie a tutti i cittadini europei per vivere, lavorare e partecipare a un’economia e una società digitali. È fondamentale che l’industria europea continui ad essere competitiva di fronte ai rapidi progressi dei suoi concorrenti e che in Europa nessuno sia escluso dalla società nell’era digitale”.
Di cosa si sta parlando? Le competenze digitali comprendono tutte le capacità che servono ai cittadini per muoversi bene, attivamente, in modo sicuro, nel mercato digitale, utilizzando appieno le potenzialità delle nuove tecnologie. Spaziano dunque dalla ricerca di informazioni allo scambio di messaggi online alla creazione di contenuti digitali, alla capacità di proteggere i dati personali. Uno studio, frutto del lavoro congiunto della DG Giustizia e Consumatori e del Joint Research Centre, ha evidenziato una serie di competenze di base fondamentali per i cittadini nell’ambito del mercato unico digitale, perché “un miglior accesso per i consumatori a beni e servizi digitali in tutta Europa non si ottiene solo con le modifiche legislative. Richiede anche di rafforzare competenze e apprendimento digitali”.
L’Europa, sottolinea la Commissione, manca invece di personale con competenze digitali sufficienti per poter occupare i posti di lavoro vacanti in tutti i settori, con la conseguenza che da qui al 2020 mancheranno fino a 750mila professionisti qualificati nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Tuttavia, la disoccupazione fra i giovani di età compresa tra 15 e 24 anni è pari a circa il 20% nell’UE. E più di un terzo della forza lavoro e, più in generale, circa il 45% dei cittadini europei possiede solo competenze digitali di base. Commenta Andrus Ansip, Vicepresidente della Commissione europea responsabile per il Mercato unico digitale: “Permettere a un maggior numero di persone di sviluppare competenze digitali significa offrire loro un biglietto per l’economia digitale. Non possiamo costruire il mercato unico digitale in Europa senza rimediare alle lacune nelle competenze digitali. Il lancio della coalizione per le competenze e le occupazioni digitali rappresenta un momento fondamentale del nostro impegno comune per aumentare le competenze digitali di tutti in Europa.”