
Energia, Federconsumatori: nel 2017 più 10 euro sulla bolletta elettrica
Circa dieci euro in più di spesa per la bolletta elettrica, con un aumento dell’1,5%: è quanto Federconsumatori stima per il 2017. L’associazione analizza l’andamento del mercato, dal calo della produzione francese fino al ripristino in bolletta di circa un miliardo e mezzo di aumenti. Già quest’anno la spesa complessiva delle famiglie si aggirerà intorno ai 500 euro, solo sei euro in meno rispetto al 2015.
“Il calo di produzione dell’energia elettrica verificatosi in Francia, associato allo stop per manutenzione di 21 centrali nucleari su 58 presenti nel Paese, sta determinando “un aumento della domanda” che ha fatto impennare la quotazione del kw/h alla borsa elettrica: nell’ultima settimana si è arrivati a quota 64 euro per 1000 kw/h, il livello più alto da 2 anni a questa parte – spiega Federconsumatori – Si tratta di una cifra doppia rispetto a quella registrata nell’aprile scorso (+32 euro per 1000 kw/h). Tale incremento interrompe un trend discendente del costo dell’energia elettrica che si protraeva da dicembre 2015, a seguito dell’eccesso di offerta sul mercato e dell’aumento di produzione dalle rinnovabili”. La riduzione non ha avuto effetti di rilievo sulla bolletta perché c’è stato l’aumento degli oneri di sistema e di altri componenti. E così la spesa complessiva di una famiglia tipo, con consumo di 2700 kw/h, quest’anno è stimata in 498 euro, meno sei euro rispetto al 2015.
“Il maggiore costo dell’energia per sopperire al fabbisogno francese farà quindi lievitare le bollette delle famiglie e delle imprese italiane. A tale spesa – spiega Federconsumatori – si aggiungerà poi un’altra “tegola” con il ripristino in bolletta di altri 1,5 miliardi di aumenti nel 2017 per effetto del decreto legge 83/2012, che è stato “scongelato” dopo un periodo di stop e che verrà rimodulato in accordo con la Commissione Europea. La norma ha introdotto “forti sgravi sugli oneri di sistema elettrici per le imprese ad alto consumo energivoro che competono con l’estero”. Per il 2016 è prevedibile un aumento analogo, soggetto tuttavia al raggiungimento dell’accordo di cui sopra tra il Governo e la Commissione UE che dovrebbe essere negoziato entro l’anno: tali spese verranno pertanto addebitate nel 2017 attraverso un probabile conguaglio relativo al 2016. La legittimità di applicazione dei “sussidi” è stata avallata anche dalla Commissione Europea, che non li ritiene incompatibili con la libera concorrenza poiché non riconoscibili come aiuti di Stato”. L’aumento della bolletta si aggirerà intorno all’1,5%, con una maggiore spesa per la famiglia tipo di circa 9-10 euro e verrà inserito nella voce Ae degli oneri di sistema, facendoli lievitare ulteriormente. Tutto questo non piace a Federconsumatori: “Si tratta di una scelta inaccettabile: come ripetiamo da anni, il costo di tali operazioni dovrebbe ricadere sulla fiscalità generale”.

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