Un ennesimo mistero avvolge le banche di affari e la finanza. Questa volta sotto accusa è Bruxelles che ha cercato di nascondere l’enorme truffa sul tasso Euribor manipolato da alcuni trader per conto di Barclays, Deutsche Bank, Hsbc, Rbs e Société General. La Commissione Europea blocca la pubblicazione della sentenza che ha sanzionato le banche nel mirino della procura di Trani, dopo le denunce presentate da Adusbef e Federconsumatori a luglio 2012. 
euriborLa storia è la seguente: il tasso Euribor, che per definizione è “il tasso a cui una primaria banca presta all’altra” (ed è poi il tasso in base al quale vengono calcolate le rate dei mutui variabili), viene fissato seguendo una procedura precisa e con un pane di 40 banche. Un numero elevato di banche dovrebbe garantire che nessuno possa condizionare l’andamento della media. A patto che ogni banca fornisca i propri di dati e non quelli di altri. Altrimenti il panel finisce per essere governato da pochi. Ed è proprio quello che è accaduto con la manipolazione, portando le maggiori banche europee a risarcire miliardi di euro.
Dopo le denunce di Federconsumatori e Adusbef, il Pm di Trani Michele Ruggiero aveva aperto un fascicolo per truffa aggravata e grave manipolazione dei mercati a carico di ignoti; aveva costituito un pool di esperti indipendenti e visitato gli uffici milanesi della banca britannica Barclays, con gli uomini del nucleo di Polizia Tributaria di Bari per acquisire documenti, materiale informatico e cercare le prove su banche che avrebbero operato la manipolazione, con ricadute negative sui tassi dei mutui per 16 miliardi di euro pagati dagli italiani.
Tale operazione vede indagati 7 trader di diverse nazionalità che hanno operato nella city londinese, per conto di Barclays, Deutsche Bank, Hsbc, Rbs e Société General, banche presso le quali lavoravano all’epoca dei fatti. I trader sono accusati di manipolazione del mercato perché – secondo l’accusa – anziché comunicare alle 17 di ogni pomeriggio il tasso di interesse al quale le banche si scambiavano il danaro, si mettevano d’accordo per alterare il valore del tasso stesso. In questo modo – secondo gli inquirenti – hanno influenzato il mercato finanziario e bancario italiano, provocando danni ai sottoscrittori dei mutui e dei derivati, che sono agganciati all’Euribor. Dopo aver raccolto elementi d’accusa a carico dei traders, la Procura sta ora indagando sui General Manager dei 5 istituti di credito perché vi è il sospetto che fossero complici del comportamento illecito dei loro dipendenti. 
L’inchiesta ha effetto anche sui derivati sottoscritti dal Tesoro per 160 miliardi di euro, contratti che sono costati 20 miliardi di euro pagati dall’Erario alle banche dal 2011 al 2015.
Adusbef e Federconsumatori vogliono risposte sull’ennesimo mistero che avvolge le banche di affari e la finanza che utilizza governi ed istituzioni UE come loro più fedeli maggiordomi.

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