
Eurobarometro: i cittadini sono preoccupati per l'aumento del costo della vita (Fonte immagine: Pixabay)
Eurobarometro: i cittadini sono preoccupati per l’aumento del costo della vita
Secondo l’ultimo sondaggio Eurobarometro pubblicato dal Parlamento UE, l’aumento del costo della vita, la minaccia della povertà e dell’esclusione sociale, il cambiamento climatico e la guerra sono le maggiori preoccupazioni dei cittadini
L’aumento del costo della vita è la prima preoccupazione in Europa per il 93% dei cittadini, secondo l’ultimo sondaggio Eurobarometro del Parlamento Europeo, pubblicato oggi. Una preoccupazione che riguarda oltre sette intervistati su dieci in ciascun Stato membro, con i dati più alti in Grecia (100%), Cipro (99%), Italia e Portogallo (entrambi con una percentuale pari al 98%).
La seconda preoccupazione più citata (82%) è la minaccia della povertà e dell’esclusione sociale, seguita dal cambiamento climatico e dalla diffusione della guerra in Ucraina ad altri Paesi, pari al terzo posto con l’81%. In Italia, in particolare, sono il cambiamento climatico e la povertà a occupare il secondo posto (entrambe 92%).
I cittadini si aspettano, dunque, che l’UE continui a lavorare a possibili soluzioni per mitigare gli effetti aggravanti delle molteplici crisi che hanno colpito il continente. Gli europei dichiarano di avere fiducia nell’Unione, tuttavia, al momento, non si dicono soddisfatti delle misure intraprese, a livello sia nazionale sia europeo. Solo un terzo dei cittadini si dice soddisfatto rispetto alle politiche adottate dal proprio governo nazionale e dall’UE per far fronte al crescente costo della vita.

Eurobarometro, i cittadini subiscono gli effetti della crisi
Per quanto riguarda la situazione finanziaria dei cittadini, l’indagine mostra che le ricadute delle crisi sono sempre più pesanti. Quasi la metà della popolazione dell’UE (46%) afferma che il proprio tenore di vita si sia già ridotto a causa delle conseguenze della pandemia di Covid-19, della guerra in Ucraina e dall’aumento del costo della vita.
Un altro 39% non ha ancora visto diminuire il proprio tenore di vita, ma si aspetta che ciò avvenga nell’anno a venire, con prospettive piuttosto negative per il 2023. Un altro indicatore rivelatore dei crescenti problemi economici è l’aumento della quota di cittadini che affrontano difficoltà di pagamento delle bollette “la maggior parte del tempo” o “a volte”, con un aumento di nove punti – dal 30% al 39% – dall’autunno 2021. In Italia questo dato è al 64%.
Con l’inflazione ai massimi da decenni, i cittadini chiedono, quindi, che il Parlamento europeo si concentri sulla lotta alla povertà e all’esclusione sociale (37%). La salute pubblica rimane rilevante per molti cittadini (34%) – così come l’azione continua contro il cambiamento climatico (31%). Al primo posto anche il sostegno all’economia e la creazione di nuovi posti di lavoro (31%).
In Italia, in particolare, i rispondenti considerano prioritari il supporto alla creazione di nuovi posti di lavoro (45%) e alla salute pubblica (42%).
Allo stesso tempo si rafforza, secondo quanto emerso dal sondaggio, il sostegno dei cittadini all’UE: il 62% vede l’adesione all’Unione come una “buona cosa”, in Italia questo dato è al 46%. Due terzi dei cittadini europei (66%) considerano importante l’appartenenza del proprio Paese all’UE e il 72% ritiene che il proprio Paese abbia beneficiato dall’essere membro dell’UE (61% per l’Italia).

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