incidente frecciarossa

I passeggeri coinvolti nell’incidente dicono che poteva andare peggio. Sulla collisione fra due treni Frecciarossa, avvenuta ieri sera alla stazione Termini, la procura di Roma aprirà un fascicolo e il gruppo FS ha annunciato una commissione d’inchiesta. Le associazioni dei consumatori chiedono risarcimenti e indennizzi per tutti i viaggiatori.
Coinvolti nel deragliamento, che ancora oggi comporta disagi alla circolazione ferroviaria, sono stati proprio i prodotti di punta del gruppo: i Frecciarossa dell’Alta Velocità. L’incidente si è verificato ieri sera proprio all’ingresso della stazione Termini, a poche decine di metri dall’entrata in stazione sui binari 4 e 5, dove stavano entrando i due Frecciarossa. Quello che proveniva da Milano ha “scarrellato”, alcune vetture sono uscite dai binari e hanno urtato un altro treno, anch’esso un Frecciarossa, che proveniva da Napoli. Il tutto è avvenuto a una velocità inferiore ai 30 km orari. Grande la paura fra i passeggeri, una decina i feriti, caos nella stazione per tutta la serata e disagi nel traffico ferroviario anche questa mattina. Sull’incidente indagano la Procura di Roma e una Commissione d’inchiesta di Ferrovie dello Stato, che ieri sera ha fornito questa prima versione dell’incidente: “Alcuni carrelli di un treno Frecciarossa in entrata a Roma Termini a velocità ridotta, circa 30 km orari, sono usciti dai binari.  Il treno si è affiancato e ha toccato un altro Frecciarossa che stava ugualmente entrando in stazione.  I passeggeri sono stati fatti scendere e rientrare in stazione.  Le cause sono in corso di accertamento”.
FS ha tenuto a precisare che “non c’è stato alcuno scontro ma un contatto fra le fiancate di due treni che stavano entrando nella stazione” e che “non vi sono feriti gravi, né tra i viaggiatori né tra il personale di Trenitalia, ma solo contusi. In particolare il macchinista di uno dei due treni ha riportato conseguenze ad un ginocchio in seguito all’urto con un bagaglio di un passeggero, fuori dal treno”. Precisazione che certo non allenta la gravità di quanto accaduto: all’ingresso della principale stazione di Roma, fra treni che rappresentano il fiore all’occhiello del gruppo, e forse (il condizionale è d’obbligo) per un cedimento di un binario di scambio usurato.
Le associazioni dei consumatori chiedono che i passeggeri coinvolti siano risarciti, pena l’avvio di una class action. Federconsumatori e Adusbef puntano il dito della responsabilità direttamente sull’azienda. “Questa volta non c’entra la neve e non sono coinvolti neanche i pendolari, questa volta la responsabilità è tutta delle Ferrovie dello Stato, RFI, e l’incidente riguarda due treni Frecciarossa: l’orgoglio di Trenitalia – affermano le due associazioni – Il motivo ufficiale è quello che abbia ceduto uno scambio usurato, quindi la responsabilità è di RSI, la società che per le ferrovie gestisce la rete. Se il motivo è l’usura del pezzo è molto probabile che ci sia stata una carenza di manutenzione delle rotaie o per incuria, o molto più probabilmente per risparmiare denaro”.
“In queste ore – proseguono Federconsumatori e Adusbef – la stazione Termini è ancora sotto choc, regna la confusione e diversi treni sono stati dirottati su altre stazioni con numerosi ritardi. Sappiamo che l’incidente ha provocato diversi feriti, diamo la nostra solidarietà ai passeggeri coinvolti e la nostra disponibilità per essere assistiti e chiediamo alle Ferrovie dello Stato di aprire subito un tavolo per concordare i rimborsi e risarcimenti dovuti”.
Il Codacons lancia già oggi la raccolta delle adesione dei viaggiatori che vogliono chiedere un indennizzo.  “Trenitalia non se la caverà con una indagine interna – afferma il presidente dell’associazione Carlo Rienzi – ma deve risarcire i passeggeri dei due treni anche in assenza di danni materiali e lesioni fisiche. In tali situazioni, infatti, è indennizzabile il trauma psicologico, lo stress e la paura subita dagli utenti, oltre che i rischi corsi connessi ad un incidente che appare assurdo e gravissimo sotto ogni punto di vista”.
“Se Trenitalia non disporrà risarcimenti automatici adeguati alla gravità dell’episodio in favore dei passeggeri dei due Frecciarossa coinvolti nello scontro – conclude Rienzi – sarà inevitabile una azione collettiva per obbligare la società a risarcire gli utenti”.
Dall’Unione Nazionale Consumatori arriva la richiesta di accertare le responsabilità e la disponibilità a dare assistenza a tutti i passeggeri, che possono chiedere il rimborso del biglietto e il risarcimento dei danni subiti. “Si accertino le responsabilità affinché episodi come quello di ieri non si verifichino più – dichiara il segretario generale dell’associazione Massimiliano Dona –  Fortunatamente non vi sono state vittime ma non è un caso se solo nel 2011 si sono verificati 117 incidenti gravi, superando nettamente la media dei sei anni precedenti: evidentemente va registrata una scarsa manutenzione sui binari. Quel che preoccupa ulteriormente – aggiunge Dona – è la pessima assistenza che ricevono i passeggeri in casi d’emergenza come quello di ieri, nei quali i viaggiatori si sentono letteralmente abbandonati a se stessi”.
Nel frattempo proseguono disagi e rallentamenti sulla circolazione ferroviaria. Il gruppo FS ha comunicato che non saranno effettuati i quattro treni Frecciarossa che abitualmente vengono garantiti ogni venerdì a supporto dell’offerta ordinaria. Alcuni treni della dorsale tirrenica non fermano a Termini ma fanno servizio passeggeri alla stazione Ostiense, altri invece si appoggiano alla stazione Tiburtina. Sono stati soppressi alcuni treni in partenza per Palermo, Bari e Firenze; alcuni treni sulla linea Firenze-Roma sono limitati a Orte o a Tiburtina; altri sono deviati o limitati a Roma Tuscolana.


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