
Inflazione, ad aprile più 8,2%, carrello della spesa a più 11,6% (Foto di Steve Buissinne da Pixabay)
Inflazione, ad aprile più 8,2%, carrello della spesa a più 11,6%
Istat: ad aprile l’inflazione aumenta dell’8,2% su base annua, stima rivista al ribasso ma i prezzi tornano a salire rispetto a marzo. Il carrello della spesa si porta all’11,6%
Ad aprile l’inflazione aumenta dello 0,4% su base mensile e dell’8,2% su base annua, da +7,6% nel mese precedente; la stima preliminare era +8,3%. L’Istat rivede dunque leggermente al ribasso il dato dell’inflazione, che però interrompe la fase di calo soprattutto per una nuova accelerazione dei beni energetici. Il carrello della spesa si porta sotto il 12% mentre i prezzi di prodotti alimentari e bevande analcoliche registrano un’inflazione al 12,1% – anche se i prodotti alimentari rallentano.

Carrello della spesa: “si accentua la decelerazione su base tendenziale”
«Ad aprile la fase di rientro dell’inflazione si interrompe, principalmente a causa di una nuova accelerazione della dinamica tendenziale dei prezzi dei Beni Energetici non regolamentati, il cui andamento riflette un aumento su base mensile del 2,3% (che si confronta con un -3,9% dell’aprile 2022) – spiega l’Istat – Nel settore alimentare, i prezzi dei prodotti lavorati, come anche quelli dei beni non lavorati, evidenziano un’attenuazione della loro crescita in ragione d’anno, che contribuisce al rallentamento dell’inflazione di fondo (che si attesta a +6,2%). Si accentua, infine, la decelerazione su base tendenziale dei prezzi del “carrello della spesa”, che è scesa a +11,6%».
L’accelerazione del tasso di inflazione si deve, in prima battuta, all’aumento su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (da +18,9% a +26,6%) e, in misura minore, a quelli dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +6,3% a +6,9%) e dei servizi vari (da +2,5% a +2,9%). Questi effetti sono stati solo in parte compensati dalla flessione più marcata dei prezzi degli energetici regolamentati (da -20,3% a -26,7%) e dal rallentamento di quelli degli alimentari lavorati (da +15,3% a +14,0%), degli alimentari non lavorati (da +9,1% a +8,4%), dei servizi relativi all’abitazione (da +3,5% a +3,2%) e dei servizi relativi ai trasporti (da +6,3% a +6,0%).
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona – il carrello della spesa – rallentano in termini tendenziali e passano da +12,6% a +11,6%, mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto accelerano (da +7,6% a +7,9%).

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