Casa, Doxa: più vissuta e sostenibile. Il futuro è la smart home
Non solo rifugio serale. Un italiano su tre lavora anche da casa. Quasi la metà vi trascorre più tempo rispetto a dieci anni fa. Il risparmio energetico impronta i comportamenti “green” seguiti fra le pareti domestici. E all’orizzonte c’è la smart home, con gli italiani disposti a spendere soprattutto per la sicurezza della casa e il comfort. È uno spazio sempre più importante, sempre più vissuto da tutti i componenti della famiglia, rifugio verso il mondo esterno (ma anche collegamento con esso, se si considerano coloro che da casa lavorano) quello della casa degli italiani fotografata dalla Doxa.
“Per il 94% degli italiani la casa è “importante”. Oggi più che mai. E per quasi 4 italiani su 10 l’attaccamento alla propria abitazione è aumentato rispetto a 5 anni fa, quasi fosse un “rifugio” capace di accoglierci e “proteggerci” dal mondo esterno”: così Doxa, che presenta i risultati dell’osservatorio nazionale «casaDoxa» e lancia un hub di condivisione e confronto per tutti gli operatori che ruotano intorno al mondo casa, con l’obiettivo di sondare l’opinione degli addetti ai lavori sull’evoluzione del mercato, carpirne le criticità e coglierne le opportunità.
Primo punto: la casa è un presidio quasi costante, è sempre più vissuta durante l’arco della giornata e non solo nelle ore serali. Il 48% degli italiani vi trascorre più tempo oggi rispetto a 10 anni fa. Spiega Doxa: “Un italiano su 3 è solito anche lavorarci e di questi il 70% lo fa anche più volte alla settimana. Con una particolarità: è una tendenza diffusa tra tutte le classi d’età. Over 54, compresi. I più sono lavoratori autonomi, ma non mancano nemmeno i dipendenti (27%). E ancora: nel 35% dei casi si tratta di uomini”. La casa è diventata sempre più polifunzionale e cerca di interpretare al meglio le esigenze di tutta la famiglia.
Le famiglie contemporanee sono attente alla sostenibilità anche in casa. Prosegue Doxa: “Il 75% degli intervistati si dichiara “sensibile” al tema green. Tra le azioni principe messe a segno spiccano quelle riguardanti il risparmio energetico: il 78% degli intervistati tiene sempre in casa una temperatura non superiore ai 20° e il 71% stacca abitualmente le spine dei dispositivi non in carica, comportamenti a cui si lega anche l’acquisto ormai conclamato di elettrodomestici di classe energetica elevata (86% degli intervistati) e lampadine led o a basso consumo (76%). Curiosamente sono gli over 54 i più sensibili al tema della sostenibilità. Anche in un’ottica di “protezione” delle generazioni future (lo dichiara il 33% del campione”.
La scommessa per il futuro è data dalla domotica e dall’intenzione, espressa da quasi due terzi della popolazione, di investire nella smart home e negli oggetti intelligenti presenti nelle case. Per il futuro emergono due filoni per cui gli italiani sono disposti a spendere: la sicurezza, con la messa a regime di impianti antintrusione o dispositivi per monitorare allagamenti, incendi o cortocircuiti; il comfort con termostati, climatizzatori, elettrodomestici, anche nell’ottica di una riduzione dei consumi energetici.

Scrive per noi

- Giornalista professionista. Direttrice di Help Consumatori. Romana. Sono arrivata a Help Consumatori nel 2006 e da allora mi occupo soprattutto di consumi e consumatori, società e ambiente, bambini e infanzia, salute e privacy. Mi appassionano soprattutto i diritti, il sociale e tutti quei temi che spesso finiscono a fondo pagina. Alla ricerca di una strada personale nel magico mondo del giornalismo ho collaborato come freelance con Reset DOC, La Nuova Ecologia, Il Riformista, IMGPress. Sono laureata con lode in Scienze della Comunicazione alla Sapienza con una tesi sul confronto di quattro quotidiani italiani durante la guerra del Kosovo e ho proseguito gli studi con un master su Immigrati e Rifugiati. Le cause perse sono il mio forte. Hobby: narrativa contemporanea, cinema, passeggiate al mare.
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