In America il latte materno è minacciato dall’erbicida Roundup, prodotto da Monsanto e usato nelle colture geneticamente modificate. Ilfattoalimentare.it pubblica la notizia che in America alcune mamme si sono rivolte all’agenzia per la protezione dell’ambiente (EPA) per denunciare la presenza di glifosato (ingrediente principale dell’erbicida) nel latte materno in 3 campioni su 10 (di quelli analizzati). L’EPA ha sottoposto il Roundup a una revisione ed entro il 2015 dirà se l’utilizzo del glifosato potrà continuare o dovrà essere sospeso. 
Entro fine anno dovrebbe arrivare una valutazione preliminare del rischio. L’anno scorso l’EPA aveva acconsentito all’aumento dei livelli di tolleranza ammessi per i residui di glifosato negli alimenti, perché gli studi non indicavano un rischio di cancro.
La Monsanto ribadisce la sicurezza del Roundup, ma il gruppo Moms Accross America, che ha incontrato l’EPA, ha fatto sapere che i test sinora commissionati dall’associazione di mamme e dal sito d’informazione Sustainable Pulse hanno rilevato la presenza di glifosato nel latte materno in tre campioni su dieci, a livelli compresi tra 76 e 166 microgrammi/litro (limiti inferiori ai 700 microgrammi/litro ammessi dall’EPA). Le analisi su 35 campioni di urine hanno rilevato residui di glifosato in quantità 10 volte superiore a quella rilevata lo scorso anno in un’indagine analoga condotta in Europa dai Friends of the Earth.


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