Saldi estivi al via, come andrà? Qualche previsione sulle spese dei consumatori
Saldi estivi al via domani in tutta Italia. Previsioni di spesa fra caro vita e ricerca di risparmio
Saldi estivi al via domani, con quali previsioni? Quanti consumatori aderiranno e quanto spenderanno? Sul ritorno delle tradizionali vendite scontate di fine stagione, che per certi versi hanno molto meno appeal rispetto al passato – molte promozioni, online e no, si contano in diversi periodi dell’anno – si esercitano le previsioni di quanti, fra negozianti e consumatori, cercano di capire come andranno le vendite.
Confesercenti: saldi estivi, interessati 6 italiani su dieci
“L’inflazione e il caldo improvviso spingono l’interesse degli italiani nei saldi estivi”, che inizieranno domani in tutte le regioni italiane con l’esclusione delle province autonome di Trento e Bolzano. Secondo un sondaggio fatto da Ipsos per Confesercenti e relativo alle intenzioni di acquisti per i saldi estivi 2023, oltre 6 italiani su 10 (il 61%) già prevede di acquistare in saldo almeno un prodotto di abbigliamento, calzature e accessori, con un budget previsto di 227 euro a persona.
Un ulteriore 30%, invece, è pronto ad acquistare se dovesse trovare l’offerta giusta.
L’analisi del budget evidenzia anche che oltre un terzo di chi vuole comprare in saldo prevede di spendere meno di 100 euro (24,9% meno di 100 euro, 9,2% fino a 50 euro), mentre solo il 14,1% spenderà più di 300 euro (il 10,3% tra i 300 ed i 500, il 3,8% oltre 500 euro).
Sconti estivi, UNC: più alti di gennaio 2023, meno di luglio 2022
E gli sconti? Saranno più alti dei saldi invernali, quindi di gennaio 2023, ma meno rispetto a quelli di luglio 2022, con ribassi effettivi pari al 21,5% per l’abbigliamento e di poco più del 19% per le calzature.
Il dato in questo caso è dell’Unione Nazionale Consumatori che ha analizzato i ribassi effettivamente praticati dai commercianti negli ultimi anni secondo le rilevazioni Istat, stimando il trend di quest’anno. Nei saldi estivi 2023, dunque, l’abbigliamento registra un abbassamento medio dei prezzi del 21,5%, in aumento di 2,1 punti percentuali su gennaio 2023 e in flessione di 0,3 punti sui saldi della scorsa estate. Le calzature segneranno un ribasso del 19,1%, +1,6 punti rispetto all’inverno 2023, -0,6 punti sull’estate 2022. Nel complesso per Abbigliamento e calzature lo sconto sarà del 21,1% (+2 punti su gennaio 2023, -0,3 su luglio 2022).
«Quest’anno, grazie all’entrata in vigore del decreto legislativo n. 26 del 7 marzo 2023, che attua la direttiva Ue 2019/2161, sarà più rischioso barare sugli sconti, ma certo non impossibile – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – In assenza di controlli, infatti, cosa tipica italiana, nulla cambierà e i commercianti scorretti potranno continuare a praticare sconti farlocchi. Per questo chiediamo che domani i sindaci mandino i vigili a fare controlli a tappeto per controllare i prezzi, così da premiare i venditori onesti, che sono la maggioranza. Nel frattempo continuiamo a suggerire ai consumatori di guardare sempre al prezzo effettivo da pagare e di non farsi incantare da ribassi improbabili del 50 o del 70%, che spesso nascondono fondi di magazzino o prezzi vecchi gonfiati. I dati Istat, infatti, ci dicono che in media gli sconti sono inferiori al 25%».
Federconsumatori: acquisti per il 38% delle famiglie alla ricerca del risparmio
Il 38,2% delle famiglie farà acquisti in saldo con una spesa media a famiglia di circa 149 euro. E gli acquisti reggono solo perché molti cittadini li avevano programmati, rinviando ogni spesa alla ricerca del risparmio. Questa l’analisi proposta da Federconsumatori, che in occasione dei saldi estivi parla di un appuntamento che coglie le famiglie in un contesto di difficoltà, con rincari generalizzati e ben pochi italiani disposti ad acquisti extra.
“Molti, però, proprio alla luce dei rincari, hanno programmato tale appuntamento: chi ricorrerà alle vendite scontate, infatti, è soprattutto perché ha rimandato gli acquisti necessari a tale data, rinunciando a comprare a prezzo pieno ciò di cui aveva bisogno”, spiega Federconsumatori.
Secondo un’indagine fatta dall’Osservatorio Federconsumatori sull’andamento degli acquisti a saldo nelle città di Roma, Milano e Napoli, secondo le intenzioni il 38,2% delle famiglie è propenso ad acquistare a saldo, con una spesa media di 149 euro a famiglia (importo invariato rispetto allo scorso anno). Chi farà shopping presterà attenzione all’effettivo risparmio, fatta eccezione per i negozi di fascia medio-alta o per gli shop online, dove i cittadini cercheranno di accaparrarsi le occasioni più convenienti fin dalle prime ore di apertura della stagione.
“A mantenere moderato l’andamento delle vendite contribuisce anche il fatto che i saldi, ormai, non sono più attesi come una volta, dal momento che fioccano le promozioni, online e no, sempre più numerose e dilazionate nel corso dell’anno – spiega ancora Federconsumatori – Sono molti, inoltre, i negozi che hanno già avviato i cosiddetti pre-saldi, o vendite private, proponendo ai loro clienti più affezionati sconti in anteprima. Una tendenza che dimostra come il metodo di vendita a saldo o in promozione dovrebbe essere ripensato, magari all’insegna di una liberalizzazione del periodo interessato dalle promozioni”.
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