Caro voli, Mr Prezzi chiede spiegazioni alle compagnie aeree (Foto Pixabay)

Mr Prezzi sollecita spiegazioni alle compagnie aeree sul caro voli e su “anomali aumenti su alcune rotte critiche”. La prossima riunione della Commissione sui prezzi ci sarà il 20 luglio.

Caro voli, riunione con Mr Prezzi

Sulla questione del caro voli, ampiamente denunciata dalle associazioni dei consumatori, ieri pomeriggio il Garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo, si è confrontato con le principali compagnie aeree (ITA Airways, Ryanair, Malta Air, Aeroitalia, Easyjet, Neos e Wizz Air) per analizzare le dinamiche dei prezzi medi dei biglietti aerei negli ultimi mesi sulle tratte nazionali.

“Alla luce dei dati diffusi da ISTAT relativi al mese maggio 2023, che hanno fatto registrare aumenti medi del 40% su base annua, durante gli incontri alle imprese – informa una nota del Ministero – sono state chieste spiegazioni precise sulle dinamiche dei prezzi e in particolare su determinate tratte che hanno visto una variazione anomala, che dovranno essere fornite entro 10 giorni”.

Al centro delle verifiche del Ministero delle Imprese e del Made in Italy ci sono in particolare le tratte da Roma e Milano verso Venezia, Palermo, Catania e Cagliari. La prossima riunione della Commissione per il monitoraggio dei prezzi si terrà giovedì 20 luglio e servirà a confrontare i dati forniti dalle imprese con quelli già disponibili.

UNC: aumenti anomali, urge intervento Antitrust

Le associazioni dei consumatori, dal canto loro, ritengono necessaria l’azione dell’Antitrust.

«I rialzi tendenziali di maggio, in effetti, sono stati anomali, e non solo per alcune rotte – commenta il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori Massimiliano Dona – In media il trasporto passeggeri è rincarato del 37,9% su maggio 2022, mentre i voli nazionali sono decollati addirittura del 43,9%, più di quelli intercontinentali, fermi a +36,8%, a dimostrazione che la scusa del caro carburante non regge e si tratta di speculazioni».

Prosegue Dona: «Il problema è che storicamente i maggiori rialzi si registrano da giugno ad agosto. Per non parlare del fatto che i biglietti per i voli legati alle vacanze sono in parte già venduti. Insomma, la riunione del 20 luglio è a dir poco tardiva persino per la moral suasion. Unica speranza è che l’Antitrust intervenga almeno laddove vi sono abusi di posizione dominante».

E il richiamo all’Antitrust è fatto anche dal Codacons, che ieri ha annunciato un esposto alla Guardia di Finanza, chiedendo di attivarsi per verificare possibili speculazioni a danno degli utenti del trasporto aereo. Per il Codacons “la riunione indetta da Mister Prezzi sul caro-voli si è dimostrata totalmente inutile e non ha portato ad alcun provvedimento concreto a tutela degli utenti”.

«La montagna ha partorito il topolino – dice il presidente Carlo Rienzi – Mentre gli italiani sono alle prese con l’acquisto di biglietti aerei per recarsi in vacanza questa estate, e stanno subendo tariffe dei voli fuori controllo, Mister Prezzi si è limitato a chiedere spiegazioni alle compagnie aeree circa la dinamica dei prezzi, dando loro 10 giorni di tempo per rispondere. Una misura inefficace quanto tardiva, considerato che oggi i consumatori acquistano i biglietti per le mete estive, ed eventuali future decisioni per calmierare i costi dei voli serviranno a ben poco, visto che il danno è oramai già fatto». Ai consumatori, secondo l’associazione, «non resta che sperare nell’azione dell’Antitrust».

Caro voli, estate 2023

Il caro voli è solo l’ultima delle denunce delle associazioni relative ai rincari che si sono dispiegati su tutti i settori, dall’alimentazione alle vacanze. Secondo una recente indagine Assoutenti, viaggiare in aereo ad agosto è un “salasso” e in questa estate i voli dall’Italia per Grecia, Spagna ed Egitto costano quasi quanto un biglietto per New York.

Federconsumatori segnala che i prezzi delle compagnie low cost sono spesso superiori rispetto a quelli dei voli di linea: i costi sono più cari, mediamente, del +8% sulle tratte nazionali e del +22% sulle tratte internazionali.


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