Dalla criminalità organizzata a spazi e opportunità per i cittadini soprattutto quelli più anziani. L’esperienza di Auser Palermo che gestisce quattro strutture sottratte alla mafia, racconta di beni finalmente diventati di tutti. Uno di questi si trova a Ficarazzi, dieci chilometri a est del capoluogo. Qui, in contrada Carbonaro, c’è una terrazza sul mare con accesso alla spiaggia che è stata resa disponibile per gli utenti, specie anziani, che nel corso dell’estate hanno organizzato iniziative culturali, giochi, ginnastica, feste e balli. E a un chilometro di distanza, anche una villa appartenuta alle cosche è diventato un bene comune.

Il presidente di Auser Palermo, Giuseppe Romancini spiega: “La villa è stata trasformata in un grande spazio di socialità ma anche un luogo per iniziative di carattere culturale. Nei mesi scorsi abbiamo organizzato seminari e convegni sui temi della legalità, della cultura, della violenza sulle donne. È un luogo fresco dove i nostri soci hanno potuto passare l’estate in serenità. Dal 15 giugno al 30 settembre è possibile giocare e ballare fino a tarda sera”.

Un altro spazio importante è quelle del Giardino del Benessere in viale della Resurrezione a Palermo: un’area verde di mille metri quadrati allestita con ombrelloni, sedie e tavolini, che è diventata presto un luogo di incontro e di svago aperto a tutti, bambini compresi. Anche qui, oltre alle attività di socialità, vengono organizzate iniziative sociali e culturali.

Grazie ad un progetto in collaborazione con Fondazione con il Sud Auser Palermo sta allestendo un orto didattico da gestire con i ragazzi degli istituti della zona, per contrastare la dispersione scolastica. “L’obiettivo adesso”, sottolinea Romancini, “è quello di completare una struttura prefabbricata che diventi una vera e propria sede operativa. Il progetto è già stato approvato da Comune di Palermo”.

Poi c’è Balestrate, a 50 chilometri a ovest di Palermo, dove Auser ha costituito, all’interno di una palazzina, una ATS, associazione temporanea di scopo, insieme ad altre sei associazioni del territorio. La struttura è gestita da ragazzi che fanno progettazione sociale e lavora con le scuole, con le associazioni del territorio e con gli immigrati.

Nel corso dell’estate, il Giardino del benessere e la terrazza di Ficarazzi sono stati visitati complessivamente da oltre 7.000 persone: sono stati impegnati circa 50 volontari, che hanno donato gratuitamente oltre 5mila ore di lavoro per la manutenzione, accoglienza, pulizia, organizzazione.


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