Trimestre anti-inflazione, i ministri: “Iniziativa riuscita”. I Consumatori: flop clamoroso (Fonte Immagine: Mimit)

Il carrello tricolore è un’iniziativa riuscita. Così dicono dal Ministero delle imprese e del Made in Italy, con un ottimismo cui non aderiscono le associazioni dei consumatori per i quali l’iniziativa del Governo – il trimestre anti-inflazione in chiusura a fine mese – è stato un flop e una “sceneggiata”.

Ha spiegato ieri il ministro Adolfo Urso: «Possiamo affrontare con fiducia l’ultimo trimestre, che sarà il più promettente perché ci sono le spese natalizie. Avendo raggiunto l’obiettivo, non credo sia necessario prorogarlo» (Il Sole 24 Ore).

Urso e Lollobrigida: carrello tricolore è iniziativa riuscita

A Palazzo Piacentini si è tenuta ieri la seconda riunione del tavolo permanente con le associazioni aderenti al trimestre anti-inflazione per fare un punto sui primi risultati dell’iniziativa. La riunione è stata presieduta dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e dal ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. Presenti le 16 associazioni del settore del commercio e della distribuzione e le 20 associazioni dei settori industria, agricoltura, artigianato e cooperative, oltre ai rappresentanti del Ministero dell’Economia e delle Finanza e del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

«A due mesi dall’avvio del Trimestre anti inflazione possiamo dirci soddisfatti dei risultati raggiunti – ha detto il ministro Urso – L’iniziativa ha contribuito a contenere i prezzi per i beni di prima necessità, alimentari e non, e a rilanciare i consumi. Il Patto anti inflazione ha inoltre registrato un consenso straordinario, con circa 32.000 punti vendita della distribuzione e del commercio aderenti in tutta Italia, oltre ad aziende leader del Made in Italy e a grandi marchi internazionali, che hanno permesso di mettere a disposizione dei cittadini un carrello tricolore con prodotti di alta qualità, a prezzi calmierati».

«Il carrello tricolore è un esperimento riuscito», ha dichiarato a sua volta il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.

Il Ministero riporta i seguenti numeri: “A ottobre i dati hanno evidenziato una crescita delle vendite e un contenimento dei prezzi per i beni di prima necessità, alimentari e non alimentari di largo consumo, compresi quelli rientranti nel cosiddetto “carrello della spesa”, oltre che sui prodotti per l’infanzia e per la cura della persona. Il volume delle vendite di beni di largo consumo nei supermercati (grocery) è cresciuto del 1,7% a ottobre 2023, invertendo la tendenza negativa dei mesi precedenti. La variazione tendenziale dei prezzi è scesa al 5%, rispetto al +7% di settembre”.  Per quanto riguarda l’inflazione, il tasso di crescita su base annua dei prezzi al consumo è passato da +1,8% di ottobre a +0,7% a novembre.

 

Trimestre anti-inflazione, la spesa non è salva (Foto Pixabay)

 

Adoc: flop clamoroso

«Abbiamo troppo rispetto per le Istituzioni per dire “ma ci faccia il piacere! Le dichiarazioni del Ministro Urso ci lasciano stupefatti – ha detto Anna Rea, presidente Adoc nazionale – Se, come lui stesso afferma, il patto anti-inflazione ha raggiunto l’obiettivo, perché non prorogarlo? Si tratta di un flop clamoroso che non ha neanche lontanamente risolto il problema, ma è stata una pura operazione di marketing fine a se stessa».

«È stata completamente stravolta la richiesta delle Associazioni dei Consumatori per realizzare un patto vero e concreto, con un attento monitoraggio territoriale, per calmierare i prezzi di largo consumo che non sono diminuiti, ma anzi aumentati ancor prima di avviare il carrello tricolore. Come ricordiamo puntualmente – afferma la presidente Adoc – cala la propensione al consumo e l’inflazione sta rallentando solo ed esclusivamente per il costo dell’energia, ma i prezzi del carrello della spesa sono alti. Si preannuncia un Natale caro per la stragrande maggioranza delle famiglie che non arrivano alla fine del mese perché il potere d’acquisto dei consumatori è eroso dall’inflazione – conclude Rea – Siamo seri: il problema resta. Chiediamo al Ministro Urso e al Governo di essere responsabili, di farsi carico dei problemi delle persone e di mettere in atto azioni concrete che puntino a calmierare i prezzi concordandole con le Associazioni dei consumatori».

UNC: No ai numeri farlocchi sul carrello della spesa

Molto critica anche la valutazione dell’Unione Nazionale Consumatori.

«Si chiude il sipario sulla sceneggiata del Trimestre anti-inflazione – ha commentato Massimiliano Dona, presidente dell’UNC – Uno spettacolo indecoroso che però avrebbe potuto diventare molto utile per le famiglie se fosse stato prorogato cambiandolo radicalmente, con accordi lungo le diverse filiere, dal campo alla tavola, con un elenco dei prodotti e impegni precisi da parte di tutti gli attori in campo. Insomma, facendo una cosa seria!»

«Quanto all’entusiasmo del ministro Urso che chiude il Carrello Tricolore non perché fallito miseramente, come dimostrano i dati Istat, ma perché avrebbe raggiunto l’obiettivo di contenere l’aumento dei prezzi e le famiglie italiane lo avrebbero percepito, ci domandiamo dove viva il ministro, evidentemente non in Italia – prosegue Dona – Basta poi con i numeri farlocchi, che sfruttano l’effetto ottico del confronto annuo per poter cantare vittoria. I dati seri e veri dell’Istat dicono ben altro, che da settembre a novembre i prezzi dei Prodotti alimentari e delle bevande analcoliche invece di scendere sono addirittura aumentati dello 0,7%. Quanto al carrello della spesa, che però include anche i beni per la pulizia e la manutenzione ordinaria della casa e i beni per l’igiene personale e i prodotti di bellezza, che certo non riguardano il Carrello tricolore, da settembre sono scesi appena dello 0,6%, altro che di un terzo!».


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