Università numero chiuso, Codacons contro i test di ammissione a Medicina
Il Codacons dichiara guerra ai test di ingresso alla Facoltà di Medicina e annuncia un mega ricorso al Tar del Lazio per far dichiarare illegittimo il sistema a numero chiuso. Il 12 giugno scorso il Ministro dell’Università e della Ricerca Maria Chiara Carrozza ha firmato un decreto che posticipa le date delle prove a settembre e stabilisce nuovi criteri per la valutazione del percorso scolastico. Resta, però, immutato il numero chiuso per l’ammissione alla laurea in medicina, nonostante i gravi limiti che il sistema ha evidenziato negli anni.
“Migliaia di studenti vengono chiamati a giocarsi in 90 minuti il proprio futuro attraverso la lotteria dei test di ammissione, la cui soluzione spesso richiede capacità mnemoniche, che nulla hanno a che vedere con l’accertamento dell’attitudine agli studi di medicina, cui sulla carta i test dovrebbero tendere” scrive il Codacons in una nota.
Che tale sistema di selezione dei futuri medici faccia acqua da tute le parti lo dimostrano i continui cambiamenti che ogni anno vengono introdotti dal Ministro di turno. Per non parlare poi dei gravi scandali che, puntualmente, ogni anno tra raccomandati e prove truccate contrassegnano lo svolgimento delle stesse. E infatti qualche anno fa ben mille intellettuali, tra i quali tre premi Nobel Rita Levi Montalcini, Dario Fo, Louis J. Ignarro, e docenti del calibro di Margherita Hack, e Massimo Cacciari, hanno lanciato un appello alle più alte cariche dello Stato per l’abolizione del numero chiuso, “non meritocratico, anzi socialmente discriminate”.
“Ci vogliono far credere che sia l’Ue a “imporci” il numero chiuso, ma non è affatto così – rincara il Codacons – L’Unione Europea ci invita a garantire elevati standard qualitativi di preparazione, cosa ben diversa. Non a caso altri Paesi membri anziché mettere uno sbarramento preventivo prevedono un’iscrizione aperta a tutti ed incondizionata ad un primo anno di corso comune cui segue – per gli aspiranti medici – il superamento di un concorso pubblico, che verte sulle materie studiate nel primo anno di Università”.
Secondo il Codacons il sistema di selezione utilizzato dall’Italia, ai fini dell’ammissione a medicina, viola diversi principi costituzionali, a partire da quello stabilito all’art. 35 Cost., secondo cui “I capaci e meritevoli anche se privi di mezzi, hanno il diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”, che impone quanto meno che i sistemi di selezione dei futuri medici siano improntati a criteri che promuovano effettivamente i più capaci e meritevoli. Violato risulta anche il principio di imparzialità, di cui all’art. 97 Cost. e lo stesso principio di eguaglianza.
Contro tutto questo il Codacons ha deciso di promuovere un ricorso al Tar del Lazio, che dovrà essere proposto nel termine di 60 giorni dalla presentazione della domanda di partecipazione alle prove di ammissione, deducendo censure identiche per tutti i ricorrenti onde evitare le strettoie del Consiglio di Stato, che in passato ha dichiarato inammissibile un ricorso vinto al Tar Lazio, che aveva annullato le prove di ammissione per l’a.a. 2007/2008, in quanto erano state dedotte questioni diverse con un unico ricorso (il ricorso non era stato presentato dal Codacons né da avvocati del Codacons).
Con il ricorso sarà sollevata la questione di legittimità costituzionale nei confronti della Legge n. 264/99, con cui è stato introdotto e regolato il numero chiuso per l’ammissione alle facoltà di medicina e Chirurgia, e la questione di compatibilità di tale legge con la normativa comunitaria. Per chi non supererà i test sarà proposto apposito atto di motivi aggiunti.
Il ricorso può essere proposto indistintamente da tutti gli studenti che parteciperanno alle prove di ammissione, anche presso Università private. Gli studenti che aderiranno a tale ricorso dovranno comunicare l’eventuale ammissione o non ammissione, poiché nel primo caso occorrerà presentare apposito atto di rinuncia al giudizio, mentre nel secondo caso bisognerà proporre atto di motivi aggiunti e gli interessati dovranno a tal fine inviarci almeno il nominativo, col relativo indirizzo, di uno studente ammesso al corso da cui gli stessi sono stati esclusi. Gli interessati potranno aderire cliccando sul link http://www.termilcons.net/index.php?pagina=page_publicForm&idForm=195&css=1&access=ok e compilando il form on line con la propria anagrafica e seguendo tutte le istruzioni.
Demagoghi da quattro soldi !
Ma la smettete di illudere i ragazzi ?
Le Università devono dare accesso a tutti gli studenti, perchè non sempre quelli che superano i test sono degli ottimi professionisti.
Durante il percorso di studi emergerà chi è più capace e potrà fare carriera.
Sono anni che si fanno stiamo ricorsi ma non cambia mai nulla.