È notte. Dormo serena nel mio letto abbracciata al cuscino e sogno. Sono al liceo, in classe, con i miei compagni…Ehi un momento! Che ci faccio seduta di nuovo al primo banco (si ero tipa da primo banco, ma solo perché gli insegnanti non guardano mai quel che accade davanti a loro)! E soprattutto, perchè c’è di nuovo Lei che chiama il mio nome dal registro e col suo sorriso (o era un ghigno?) mi dice: “Leoparco, parlami degli integrali”?

Io: “Ma come gli integrali? Tutti insieme? Sono troppi”.

Lei: “Si tutti! E quando avrai finito mi parlerai anche dell’elettromagnetismo”

Fermi tutti, non è possibile! Ho 34 anni adesso, due lauree, un master, non posso essere di nuovo alla cattedra! Perché? Lei mi guarda con i suoi occhietti vispi (o vitrei, era impossibile cogliere la differenza) e mi “rassicura”: “Tranquilla cara, il vostro esame di maturità è risultato nullo, per questo siete qui”.

Mi sveglio di soprassalto. Ok era solo un sogno, o meglio un incubo, il mio peggiore incubo: l’esame di maturità. E si, anche se sono passati ormai molti anni dalla mia “notte prima degli esami” è difficile dimenticare il tumulto di emozioni che ti assalgono tutte insieme nei mesi, per non parlare dei giorni, che precedono il grande evento. Non ricordo di aver mai provato tanta ansia, preoccupazione e a tratti vera e propria angoscia neppure per i più impegnativi dei miei esami universitari.

Il tempo passa ma le emozioni restano e, leggendo alcuni dati di un studio sull’argomento (https://www.sanpellegrino-corporate.it/campus.aspx), non mi stupisce affatto apprendere che il fatidico esame di maturità rappresenta da sempre, nell’immaginario comune, un evento unico (57%) e che ben uno studente su 3 (32%) arriva a sognarselo o, per meglio dire, avere gli incubi di notte. La valutazione di fine quinquennio infatti, è spesso fonte di angoscia e di stress incontrollabili (52%), vissuta raramente con serenità (19%) o rilassatezza (18%).

Tracce e commissione erano il mio chiodo fisso nelle mie notti insonni: “Ce la farò, o verrò bocciata? Sono abbastanza preparata? Cosa mi chiederanno i commissari? Cosa ci sarà nei compiti?”

A quanto pare sono proprio queste le paure più diffuse tra gli studenti. L’incubo dominante per un maturando su 2 (52%) è la paura di uscire con un voto al di sotto delle attese o comunque che non rende giustizia del tempo speso sui libri. Tra le ossessioni sconvolgenti c’è anche quella di non riuscire a terminare in tempo e in maniera completa le prove d’esame (23%), di presentarsi con voce tremante davanti alla commissione (19%), oppure di arrivare in ritardo (9%). Infine il 7% ha l’incubo anche di litigare con qualche professore particolarmente ostile.

Oh quanto avrai voluto che mi dicessero come calmarmi e affrontare la questione con più tranquillità! Anche se devo dire che mia mamma si dava un gran da fare a prepararmi merende a base di frutta e bevande rinfrescanti. Forse senza quelle accortezze materne sarebbe stato anche peggio e a quanto pare aveva ragione a portarmi infusi e tisane al posto di tazze di caffè.

Come rilevano gli esperti, mangiare in maniera scriteriata (39%) e idratarsi in maniera poco sana (37%) – abusando di bevande ricche di caffeina e teina – sono alla base dei disturbi legati al sonno e più in generale al riposo. In effetti, secondo uno studio pubblicato sul Behavioral Medicine Journal, è importantissimo idratarsi correttamente prima di andare a letto perché ciò agevola notevolmente i processi digestivi conciliando il sonno.

Luca Piretta, Specialista in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva all’Università Campus Biomedico di Roma consiglia: “Non mischiare cibo e studio. Mai mangiare mentre si studia: l’organismo deve avere il tempo di assimilare i pasti, senza essere subito distratto dallo sforzo necessario per la concentrazione da studio”.

La dieta più adatta per il maturando? Si parte al mattino con una colazione abbondante (uno studio ha dimostrato che i ragazzi che fanno la prima colazione risolvono meglio i problemi di matematica) e si procede con 4 piccoli pasti equilibrati (pranzo cena e due spuntini) e non abbondanti durante la giornata seguiti da un buon riposo.

Non dimentichiamo una corretta idratazione: con l’arrivo del caldo diventa fondamentale bere 2 litri di acqua o al giorno anche per compensare le perdite dovute al sudore. Per aiutare il sonno, infine, è opportuno mettere al bando il caffè e gli alimenti di difficile e lenta digestione come cioccolata, superalcolici, patatine, salatini e tutti i prodotti con abbondanza di spezie forti come paprika o curry.

Si ok, “mens sana in corpore sano” ma vuoi mettere una bella seduta di meditazione per allontanare quest’inquietudine maledetta! Per la dott.ssa Paola Vinciguerra, psicoterapeuta e Presidente Eurodap, un po’ di ansietta da prestazione va bene perché stimola a superare le difficoltà, aiuta il mantenimento dell’attivazione fisiologica e della concentrazione, la determinazione verso l’obiettivo. Ma se nervosismo e stress portano a rendere il sonno un’ulteriore fatica allora meglio prendere provvedimenti.

Daje de Xanax! Scherzo, ovviamente! Meglio chiamare qualche compagno e ripetere insieme, in fondo si sa “mal comune, mezzo gaudio”. Passare intere giornate chiusi in casa sui libri non serve quindi meglio concedersi momenti di svago e attività fisica. E poi c’è Internet: raccogliere informazioni sulle modalità di svolgimento delle prove per evitare spiacevoli sorprese può aiutare a togliersi dalla testa qualche paranoia di troppo.

Ok maturandi 2017! Dateci dentro e pensate positivo: dopo questa specie di gioco al massacro fatta di temi, traduzioni, quesiti matematici e interrogazioni vi aspetta l’estate, la più bella e liberatoria della vostra vita. A proposito: avete già pensato a cosa fare da settembre in poi?

 

Notizia pubblicata il 21/07/2017 ore 17.30


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