Bollette della luce, Arera prevede calo del 20%. Consumatori: agire su oneri di sistema (Foto di Frauke Riether da Pixabay)

Le bollette della luce potrebbero presto diminuire del 20%. È quanto ha detto oggi il presidente dell’Arera, Autorità per l’energia reti e ambiente, a margine di un convegno.

Nel secondo trimestre di quest’anno le bollette della luce potrebbero diminuire di “oltre il 20%”, ha detto Stefano Besseghini a margine di un evento sulle top Utility italiane a Milano, secondo quanto riporta l’Ansa. «Avevamo già intercettato in parte questa diminuzione a dicembre del -19,4% sull’elettrico e credo che ci sarà una discesa anche nel prossimo trimestre: sarà realisticamente significativa, almeno corrispondente a quella di dicembre se non superiore».

Calo bollette della luce, Assoutenti: agire su oneri di sistema

Per le associazioni dei consumatori è una buona notizia ma bisogna tener conto di un dato: l’azzeramento degli oneri di sistema scade il prossimo 31 marzo.

Assoutenti stima che una riduzione delle bollette della luce del 20% produrrebbe un risparmio annuo pari a 287 euro a famiglia rispetto alle tariffe oggi in vigore.

«Con un taglio delle tariffe del 20% la bolletta media del mercato tutelato scenderebbe a quota 1.147 euro annui a famiglia, con una minore spesa a prezzi costanti pari a 287 euro a famiglia – dice il presidente Furio Truzzi – Un risparmio tuttavia solo ipotetico, perché il prossimo 31 marzo scadrà l’azzeramento degli oneri di sistema e le altre agevolazioni previste dal Governo sulle bollette. In caso di mancata proroga della misura, la reintroduzione di oneri e Iva peserebbe per 386,37 euro annui a famiglia, portando a partire da aprile la bolletta della luce a crescere, sulla base delle attuali tariffe, del +27% rispetto alle tariffe odierne».

L’associazione chiede dunque al Governo di «prorogare il taglio di Iva e oneri di sistemi fino a che le tariffe di luce e gas non saranno tornate ai valori del 2020».

Codacons: si rischia aumento ad aprile

Per il Codacons qualsiasi riduzione delle bollette è una buona notizia per i consumatori, «ma il Governo deve dare un segnale sul fronte dell’azzeramento degli oneri di sistema, misura che scadrà il prossimo 31 marzo e che, in assenza di una proroga, potrebbe portare già da aprile ad un repentino aumento delle tariffe, considerato che gli oneri di sistema, a pieno regime, pesano per circa il 22% sulle bollette elettriche degli italiani».

«Ricordiamo al Governo che, anche in presenza di una riduzione delle tariffe del 20%, le bollette della luce risulterebbero nel II trimestre del 2023 più care del 104% rispetto allo stesso trimestre del 2021, quando il prezzo dell’elettricità sul mercato tutelato era pari a 20,83 centesimi di euro per kilowattora – dice il presidente Carlo Rienzi – Una differenza che, in termini di spesa, equivale ad un aggravio sulla bolletta annua della luce pari a +585 euro a famiglia, e che deve portare l’esecutivo a prorogare il taglio di oneri di sistema e Iva in bolletta».

UNC: l’emergenza non è finita

«In ogni caso l’emergenza sarebbe ben lungi dall’essere finita – commenta a sua volta Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori – Il prezzo della luce infatti sarebbe più del doppio rispetto al corrispondente periodo del 2021, quando la fattura sarebbe stata pari solo a 541 euro, ben 606 euro in meno. Per questo il Governo deve rinnovare tutti gli sconti in scadenza al 31 marzo, dall’azzeramento degli oneri di sistema all’Iva sul gas al 5%. Sarebbe un autogol per il Paese non farlo, una Caporetto per gli italiani. Urge anche rinviare la fine del mercato tutelato della luce, che per i condomini e le associazioni, è prevista tra meno di 1 mese, il 1° aprile 2023, solo perché incomprensibilmente sono considerati microimprese».


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