Tampon Tax, torna la mobilitazione contro l’Iva al 10% sugli assorbenti (Foto Sora Shimazaki per Pexels)

Torna la mobilitazione contro la Tampon Tax. La prima bozza della legge di Bilancio prevede infatti il ritorno dell’Iva al 10% sui prodotti per l’infanzia e sui prodotti mestruali, dopo che su assorbenti e prodotti per l’igiene femminile l’Iva era finalmente scesa al 5%. Torna dunque la mobilitazione, social e non solo, contro quella che viene percepita come un’ingiustizia e una penalizzazione nei confronti delle donne per prodotti che sono beni di prima necessità a tutti gli effetti.

“La prima bozza della Legge di Bilancio prevede l’IVA al 10% sui prodotti per l’infanzia e sui prodotti mestruali – denuncia We World onlus – Una proposta inaccettabile soprattutto quando, dopo anni di battaglie e di denunce, la tassazione su assorbenti, tamponi e coppette mestruali era finalmente scesa al 5%. Crediamo sia una vera e propria forma di violenza economica che colpisce le donne e tutte le persone con un ciclo mestruale. Per questo, ancora una volta, siamo costretti e costrette a far sentire le nostre voci”.

Questa la campagna appena avviata da We World sullo slogan “L’aumento dell’Iva sugli assorbenti? Un errore da tamponare subito”.

 

Manovra, nella bozza torna l’Iva al 10% su assorbenti e prodotti per l’infanzia (Foto MART PRODUCTION per Pexels)

 

L’Iva sugli assorbenti e le battaglie per ridurla

La previsione di un’Iva che torna al 10% colpisce molto, dopo anni di battaglie combattute in nome del fatto che “il ciclo non è un lusso”. L’imposta sugli assorbenti non compostabili era scesa al 5%, dopo molte sollecitazioni, battaglie e proposte mai arrivate in porto, proprio con la manovra dello scorso anno varata dal Governo Meloni. In precedenza, nel 2022, il Governo Draghi aveva portata l’Iva al 10%.

C’è da ricordare che si partiva da un valore del 22%: vale a dire che in Italia gli assorbenti, fino a poco tempo fa, erano tassati come i beni di lusso. Il problema, come ricostruisce Pagella Politica, è che il prezzo degli assorbenti non è calato abbastanza. Sono prodotti essenziali per le donne, indipendentemente dal loro costo. Ed è probabile che la riduzione dell’Iva non si sia trasferita sul prezzo finale ai consumatori. Ma, scrive Pagella Politica, “se è vero che la riduzione dell’Iva può non essere una politica efficace per ridurre il prezzo dei prodotti considerati essenziali, un suo aumento porterà probabilmente effetti al rialzo sul prezzo degli assorbenti e dei prodotti igienici femminili”.

Col ritorno di una tassazione a doppia cifra riparte allora la campagna contro la Tampon Tax. “Chiediamo che l’IVA sui prodotti mestruali sia mantenuta al 5% – afferma We World – È inaccettabile la proposta di portare l’IVA al 10% contenuta nella bozza della legge di bilancio, soprattutto considerando gli anni di battaglie che hanno portato finalmente all’abbassamento nel 2023”.


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