Tampon tax, riparte la mobilitazione per abbassare l’Iva sugli assorbenti
Riparte la mobilitazione sulla tampon tax e la richiesta di abbassare l’Iva sugli assorbenti igienici femminili. Nel documento programmatico di bilancio il Governo ha deciso il taglio al 10%. Le campagne della società civile chiedono di portarla al 4%. La Coop rilancia da oggi “Close the Gap”
Tampon tax, si riparte. Riparte la mobilitazione per abbassare l’Iva sugli assorbenti femminili, tema ormai dibattuto da anni senza un esito risolutivo, almeno finora. Ora il Governo sembra aver imboccato la strada della riduzione: il documento programmatico di bilancio per il 2022 prevede infatti il taglio dal 22% al 10% dell’Iva su prodotti assorbenti per l’igiene femminile. C’è da dire che nelle proposte avanzate nell’arco del tempo, l’idea è di abbassare ancor più l’Iva sugli assorbenti e di portarla al 4%.
La petizione online Stop tampon tax, il ciclo non è un lusso – che ha raggiunto quasi 650 mila firme – chiede ad esempio che la Tampon Tax sia abbassata al 4% e che quindi gli assorbenti vengano considerati beni di prima necessità.
Coop: “Il Governo ha imboccato la strada giusta”
«Il Governo ha imboccato la strada giusta con l’abbattimento dell’Iva sugli assorbenti femminili dal 22% al 10% e dimostra di aver recepito la mobilitazione in atto che Coop ha sostenuto. È un grande risultato – dice Maura Latini, amministratrice delegata di Coop Italia, all’indomani dell’inserimento da parte del Consiglio dei Ministri nel Documento Programmatico di Bilancio della misura sulla diminuzione della tassazione sugli assorbenti femminili – Da parte nostra vigileremo perché la normativa vada in porto e non ci siano rincari nel settore che vanifichino il taglio dell’Iva».
Sugli assorbenti Coop Iva al 4% fino al 3 novembre
Nel frattempo la Coop rilancia la campagna “Close the gap” e da oggi offre la possibilità di abbattere la tassazione sugli assorbenti al 4%.
Il rilancio della campagna, volta a promuovere la parità di genere e lanciata già a marzo di quest’anno, prevede infatti «fino al 3 novembre il taglio del prezzo di vendita su tutti gli assorbenti femminili Coop, così da simulare il passaggio dell’Iva dal 22% attuale al 4%».
La campagna della Coop punta alla parità di genere e coinvolge i prodotti a marchio. In questo ambito, la Coop ha sostenuto la petizione promossa dal collettivo di giovani donne “Onde Rosa” sulla piattaforma Change.org “Stop tampon tax, il ciclo non è un lusso” al quale si è affiancata anche l’associazione Toccaanoi, che ha viaggiato in tutta Italia con lo scopo di sensibilizzare amministrazioni locali e enti territoriali.
Sono stati ottenuti risultati come l’applicazione degli sconti nelle farmacie comunali, l’installazione di distributori di prodotti igienico-sanitari femminili in spazi pubblici o altre azioni volte alla riduzione della disparità. La richiesta è di detassare l’Iva dal 22% al 4%, perché l’aliquota più alta crea iniquità sociale e finisce per alimentare il fenomeno del period poverty, l’impossibilità economica di garantirsi un’adeguata igiene durante il periodo mestruale con assorbenti, tamponi e servizi igienici adeguati.