Istat: da settembre anche le “attività illegali” entrano nel calcolo del Pil
Da settembre 2014 i paesi UE dovranno inserire, nel calcolo del proprio Pil, anche una stima delle “attività illegali” come “traffico di sostanze stupefacenti, servizi della prostituzione e contrabbando (di sigarette o alcol)” (essendo attività che producono reddito, al di là del loro status giuridico). Sono le novità previste dal nuovo sistema europeo dei conti nazionali e regionali, il Sec2010, che sostituisce il Sec95. Il nuovo sistema, definito nel Regolamento Ue (549/2013), è il risultato di una stretta collaborazione fra l’Eurostat e i contabili nazionali degli Stati membri e fissa in maniera dettagliata il modo in cui si misurano le grandezze che descrivono il funzionamento di una economia, in accordo con le linee guida internazionali stabilite nel Sistema dei conti nazionali delle Nazioni Unite (2008 SNA).
Rispetto alla precedente versione in vigore dal 1999, il Sec2010 presenta importanti differenze riguardo sia l’ambito di applicazione sia i concetti, riflettendo gli sviluppi e i progressi metodologici conseguiti nella misurazione delle economie moderne che si sono consolidati a livello internazionale.